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I l 21 Agosto a Lucera il concerto della soprano Nadia Divittorio

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 “Notti Sacre in Puglia”, al suo terzo appuntamento, presenta a Lucera il concerto della soprano Nadia Divittorio con le scenografie di “Visual Art” di Miguel Gomezil 21 Agosto nella Chiesa di San Leonardo alle ore 21.00 con il sostegno e la collaborazione della Diocesi di Lucera-Troia.
Proseguel’esposizione delle icone sacre “Riflessi di un silenzioso racconto”dell’iconografa Antonella Calò nelle sale del Museo Diocesano del Palazzo Vescovile di Lucera. Particolari ringraziamenti a S. E. Rev.ma Mons. Domenico Cornacchia, a Mons. Ciro Fanelli e a Mons. Luigi Tommasone.

Nadia Divittorio, soprano, figlia d’arte, inizia la sua formazione sotto la guida del padre Donato, docente di flauto al Conservatorio di Monopoli e uno fra i più stretti collaboratori di Nino Rota. Si è diplomata col massimo dei voti in canto lirico al Conservatorio di Monopoli. Nel 2000-2001 ha cantato in cinque rappresentazioni dell’opera “Suor Angelica” di G. Puccini, nel 2002-2003 in “Madama Butterfly” al Teatro Piccinni di Bari e al Verdi di Brindisi. Successivamente ha cantato nei “Pagliacci” di Leoncavallo e nella “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni nelle stagioni liriche tenutesi a Taranto e Potenza. Nel 2010 è presente nei “Carmina Burana” della produzione diretta dal M° Renzetti al Teatro Petruzzelli di Bari e al “Requiem di Mozart” a Taranto. Nel 2011 è stata protagonista a Taranto del centesimo anniversario della “Fanciulla del West”.Ha vinto numerosi concorsi ed è stata vincitrice della borsa di studio nell’ambito del corso di alto perfezionamento con i Maestri S. Lowe e M. Aspinall. Nadia Divittorio ha tenuto diversi concerti come solista in molti centri della Puglia distinguendosi come interprete mozartiana e pucciniana, con successo di pubblico e di critica. Molto interesse riscosse come voce protagonista di un concerto con liriche di N. Van Westerhaut accompagnata solo da un ensamble di flautisti, in una versione mai ascoltata in Puglia. Diverse testate giornalistiche locali le hanno dedicato recensioni e interviste.
 
Programma:
V. Bellini da Capuleti e Montecchi: “O quante volte”; G. Puccini dalla Bohème: “Quando men vo”; G. Verdi da Simon Boccanegra: “Non so le tetre immagini”; G. Puccini da Tosca: “Vissi d’arte”; G. Puccini da Turandot: “Tu che di gel sei cinta” e “Signore ascolta”; G. Puccini da Suor Angelica: “Senza mamma”; G. Puccini da Butterfly: “Un bel dì vedremo”; L. Dalla “Caruso”; E. Piaf: “La vie en rose“;  A. Dvorak. “ La luna”.

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