Swing e Cacc'e Mmitte con Sergio Caputo
Nel solito incantevole scenario del cortile di Palazzo D’Auria Secondo ieri sera Sergio Caputo è stato ospite della Terza edizione del Cacc'e Mmitte Festival . Accompagnato da due musicisti, il cantautore romano ha regalato al folto pubblico lucerino alcuni brani del nuovo album “ Pop, Jazz and Love” e soprattutto i grandi indimenticabili classici della sua lunga carriera.
Una serata all’insegna dello swing e del pop- jazz, passando per tanto blues con sonorità latine che hanno prodotto due ore di musica raffinata , mai banale e a tratti coinvolgente, intervallata da racconti di aneddoti di vita vissuta. La solita velata ironia di Caputo che indirizza la serata verso la leggerezza e la spensieratezza.
Il pubblico lucerino ha riservato la meritata accoglienza che a un artista come Sergio Caputo spetta di diritto.
Sicuramente non è più il cantante di un tempo e la voce sembra un lontano ricordo dei tempi migliori, ma il tocco musicale e l’empatia con la propria chitarra rimangono quelli di sempre.
Un concerto che ha ripercorso la carriera trentennale di Caputo nel suo stile, con brani come Metamorfosi, Hemingway caffè latino, Bimba se sapessi, Un Sabato Italiano e L’Astronave che arriva. Arrangiamenti originali che hanno permesso al cantautore di reinterpretare con sonorità diverse canzoni come Il Garibaldi Innamorato e Italiani Mambo . La serata si è conclusa sulle note di Mettimi giù , con Caputo che torna sul palco da solo e regala al pubblico di Palazzo D’Auria assoli acustici di pregiata fattura che fanno dimenticare in fretta il precedente simpatico tentativo di riprodurre una gemma di Carlos Santana.
Una conclusione coinvolgente che ha contagiato positivamente tutti i presenti.
antonio zoila