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Continuano le attività dell’FLM-LAB a Lucera con gli appuntamenti del 22 e 23 settembre

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Te lo scrivo nell’orecchio #3 - happening misterioso
“Boundary as a frame”, il progetto fotografico di Rumore Pair
“Neapolis Mediterranea” con Fiorenza Calogero e Marcello Vitale

Lucera, 21 settembre 2016 – I segni stanno prendendo piede a Lucera con l’FLM-Lab, il laboratorio artistico che mette in connessione idee, attività, linguaggi e spazi.
Partito domenica 18 settembre, l’FLM-Lab ha portato in città “Derive”, l'installazione artistica di Antonio M. Pecchini nella Torre della Regina della Fortezza Svevo-Angioina (visitabile fino al 27 settembre, da martedì a domenica 9-13 / 15.30-19.30) e la mostra fotografica di Danilo Balducci, "Another step and you're elsewhere",un bellissimo reportage da un posto bruttissimo: il campo di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia (visitabile nella Biblioteca Comunale San Pasquale fino al 27 settembre, da lunedì a sabato 9.30-13 / 16-19, sabato pomeriggio chiuso).
Sempre in questi giorni un gruppo di persone sta partecipando a “Urban Land Art”, il workshop di costruzioni in materiale naturale tenuto dall’architetto Francesco Poli ideatore di LAN (laboratorio architetture naturali). Anche questa attività lascerà il segno a Lucera perché darà vita ad un intervento coerente con il tema del Festival della Letteratura Mediterranea, Il segno ci fa umani.
Oggi, mercoledì 21 settembre, l’FLM-Lab continua con ‘Via da qui’, una performance di danza contemporanea a cura di Accademia delle Danze (regia e coreografia di Marco Lattuchelli) in programma alle 20.30 su Rampa Cassitto (in caso di pioggia lo spettacolo sarà annullato).
E non poteva mancare ‘Te lo scrivo nell’orecchio’, l’avventura sperimentale di Mediterraneo è Cultura rivolta a chi è disposto a rompere gli schemi, a chi crede che scoprire sia più importante che sapere. Giovedì 22 settembre alle ore 22 nello spazio antistante la rotonda-concertino nella Villa Comunale ci sarà un happening avvolto dal mistero. Cosa succederà si scoprirà solo domani, possiamo dire soltanto che vi verrà fame… ma non preoccupatevi, potrete trovare qualcosa da mettere sotto i denti proprio lì vicino. 
L’FLM-Lab si chiude venerdì 23 settembre con due appuntamenti.

Alle 19.30 in piazza Duomo ci sarà la presentazione del progetto fotografico “Boundary as a frame” di Rumore Pair, di Domenico D’Alessandro e Maria Palmieri, premiato ad Arles per il Prix Levallois 2016. Si tratta di un lavoro fotografico a quattro mani che unisce all'approccio classico della fotografia a pellicola, colore e bianco e nero, un approccio innovativo, post-fotografico, concernente l'appropriation art in fotografia. Il progetto è il risultato di una ricerca effettuata sul territorio della città di Foggia. I due fotografi hanno catturato la quotidianità di un gruppo di lavoratori migranti senegalesi, arrivato in Italia nel periodo estivo per la raccolta dei pomodori, la cui permanenza da temporanea è diventata stabile. Queste persone, infatti, hanno vissuto per più di tre anni all’interno di una fabbrica dando origine ad un qualcosa di eccezionale: per la prima volta i migranti africani si sono stabiliti in città. Solitamente le comunità di lavoratori vivono all'interno di slums auto-costruiti sul suolo agricolo isolati dal contesto cittadino o in casolari occupati siti lungo le strade provinciali. 
D’Alessandro e Palmieri, entrambi con una macchina point and shoot, hanno iniziato a fotografare con un obiettivo specifico: fare ritratti in cui il contesto non fosse del tutto riconoscibile, alternando fotografia spontanea a ritratti in posa, seguendo i riferimenti estetici della fotografia vernacolare. Questo per descrivere il modo in cui le persone decidono di rappresentare se stesse. Quel processo molto poco esplorato criticamente mediante cui costruiamo visivamente la veridicità del nostro ricordo presente.
Alla presentazione interverrà anche l’urbanista Michele Cera, che ha incentrato la sua ricerca fotografica sull'indagine degli insediamenti umani e sul territorio.
Alle 21.30 appuntamento in Largo Granata con “Neapolis Mediterranea”, concerto di Fiorenza Calogero (voce e tamburi a cornice) e Marcello Vitale (chitarra battente e chitarra barocca) il cui sound rievoca il gioioso clamore dei vicoli, la compianta lontananza di un marinaio, la folle disperazione degli zingari, l'orgoglio malinconico di Bambenella.
La XIV edizione del Festival della Letteratura Mediterranea vantail patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Lucera ed è realizzata grazie al supporto e alla collaborazione tra pubblico e privato.
In allegato le foto dell’inaugurazione della mostra di Danilo Balducci "Another step and you're elsewhere".
 
www.facebook.com/festivaldellaletteraturamediterranea
 
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