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I Bonghetti: utilizzo degli smartphone in classe: si o no?

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Recentemente si è molto discusso circa una decisione della Ministra dell’Istruzione Fedeli che vorrebbe legalizzare l’uso degli smartphones nelle classi. Nel 2007, infatti, con un decreto dell’ex Ministro Fioroni, l’utilizzo di qualsiasi tipo di dispositivo elettronico era stato severamente vietato durante le ore di lezione perché ritenuto fonte di distrazione e di mancanza di rispetto verso i docenti impegnati nelle spiegazioni. Tuttavia, secondo la Ministra, al giorno d’oggi, i giovani vivono a stretto contatto con il web e sarebbe inutile separare il loro mondo da quello della scuola di cui loro sono i protagonisti: l’uso degli smartphones quindi si prefigurerebbe come un ulteriore fonte e opportunità di apprendimento. L’obiettivo della Ministra è quindi quello di creare una scuola che sia al passo coi tempi e che comprenda le esigenze dei ragazzi. A questo proposito ha presentato il cosiddetto Piano Nazionale di Scuola Digitale (PNSD) il quale, oltre ad introdurre l’uso di tablet e cellulari, si compone di altri punti quali

- L’uso del registro elettronico

- L’utilizzo di tecnologie come la LIM (lavagna interattiva) e proiettori

- La dotazione tecnologica dei laboratori e delle aule e connessione internet nelle scuole.

Per quanto riguarda l’utilizzo degli smartphones nelle classi, la ministra Fedeli ha creato un gruppo di lavoro attivo dal 15 settembre il quale ha il compito , entro 45 giorni, di chiarirne e regolamentarne l’utilizzo consapevole. Nel giro di dieci anni dalla legge Fioroni, ci ritroviamo adesso in una situazione opposta, tanto che questa novità ha destato non poche polemiche fra i genitori e gli insegnanti più conservatori. Dal momento che questa novità riguarda da vicino noi studenti, non sarebbe meglio chiedere le nostre personali opinioni? Noi del team Bonghetti della 5aA sezione scientifico riteniamo che in questo mondo, ormai dominato dalle tecnologie, sia ormai inutile continuare a demonizzare gli smartphones relegandoli ad una condizione di pura fonte di distrazione, quando invece sarebbe molto più saggio evidenziarne gli aspetti positivi ed educativi che potrebbero derivarne solo da un uso giusto e rispettoso. Compito degli insegnanti sarebbe quindi quello di avvicinarsi ai ragazzi e alla loro realtà e di educarli e guidarli in un primo momento all’uso dei dispositivi. I vantaggi sarebbero molti dal punto di vista didattico, infatti l’apprendimento non rimarrebbe limitato al solo orario scolastico, ma potrebbe estendersi anche al di fuori e, inoltre, potrebbe coinvolgere altre forme, non solo quella prettamente cartacea dei libri, ma anche quella multimediale la quale potrebbe contribuire a nuovi spunti educativi.

Progetto alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/2018

Liceo “Bonghi-Rosmini” Lucera (FG)

TEAM BONGHETTI: Giulia e Mariapia

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