La cantante leccese Serena Spedicato presenta i brani del suo omaggio al grande cantautore statunitense
Il mondo di Tom Waits, poeta dannato, cantore per eccellenza dell'America underground, visionario ma legato alla realtà della strada, raffinato ma attento alla realtà degli ultimi (prostitute, ubriaconi, clochard), autore di storie di un mondo minore, scritte tra strade abbandonate, vicoli bui, locali fumosi, motel di periferia, costituisce un riferimento assoluto nella musica contemporanea; e, proprio perché molto legato alla figura e alla cifra del suo autore, costituisce un “songbook” difficile, che ha molto ispirato i migliori interpreti (da Ute Lemper a Scarlett Johansson) come i migliori songwriter del nostro tempo (in Italia, un nome su tutti, Vinicio Capossela). Tuttavia, proprio il peso specifico di Waits ha scoraggiato una rilettura completa della sua opera. Per questo, My Waits, di Serena Spedicato, rappresenta un atto di coraggio, oltre che un atto di devozione. In My Waits, infatti, Spedicato e il suo gruppo di raffinato jazz da camera – pur nel pieno rispetto della poesia e della metrica waitsiane – decontestualizzano il songbook del poeta californiano, tratto esclusivamente dai suoi primi dischi (da “Closing Time” sino a “Heartattack and Wine”), donandogli una interpretazione jazz fresca e convincente.
L’etichetta Dodicilune è attiva dal 1996. Dispone di un catalogo di oltre 250 produzioni di artisti italiani e stranieri ed è distribuita in Itali a e all'estero da IRD in circa 400 punti vendita tra negozi di dischi e store. I dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati su una cinquantina tra le maggiori piattaforme del mondo.