Regionali 2010: nessun lucerino al Consiglio Regionale

Nessun Lucerino accederà al Consiglio Regionale Pugliese.
Questa è la “sentenza” venuta fuori dalla consultazione elettorale di domenica 28 e di lunedì 29 marzo 2010.
C’era d’aspettarselo e questo lo si sapeva fin dall’inizio, allorquando si sono stilate le liste dei candidati o sono proliferate le liste elettorali.
Già, perché, se anche i due principali schieramenti si sono presentati con più liste e più candidati, è chiaro che l’elettorato si è spaccato ed il voto è stato sterile, senza reali possibilità di successo.
Semmai, le varie liste di movimenti e dei candidati presidenti, all’uopo realizzate, non hanno fatto altro che pesare e misurare “la potenza di fuoco” delle diverse aree e correnti presenti all’interno dei due maggiori schieramenti. E se il centrodestra ora deve fare i conti con i circa 2000 voti raggranellati da Giuseppe Pica nella lista di Rocco Palese “i Pugliesi” e con i circa 1000 voti conseguiti da Luigi Piacquadio per “La Puglia prima di tutto” del ministro Raffaele Fitto, il centrosinistra lucerino non potrà fare finta di niente rispetto ai circa 1500 voti conquistati da Antonio Tutolo nella lista “La Puglia con Vendola”.
Quali equilibri ora andranno a rompere o, speriamo, a costruire?
Se già “La Puglia prima di tutto” ai microfoni di Studio9tv grida alla resa dei conti nei confronti di Pasquale Dotoli e del centrodestra e se la candidatura di Giuseppe Pica è stata da alcuni o da tanti vista come un vero conflitto interno al PDL, sviluppatosi contro chi ha voluto la candidatura ufficiale di Giuseppe De Sabato (che di poco ha superato i 1400 voti), nel centrosinistra il PD, pur avendo conseguito un ottimo risultato di lista con i suoi 2279 voti, deve tener conto ora della presenza nel proprio schieramento di Antonio Tutolo che con questa elezione si è schierato palesemente con il centrosinistra.
C’è chi addirittura ha previsto la caduta della Giunta Dotoli dopo questo risultato elettorale. Ed è ormai quasi certo il passaggio nelle fila del PD di un buon gruppo di iscritti all’IDV – Italia dei Valori.
Insomma, la politica lucerina è già in movimento. Ma Lucera perde nel contempo visibilità, ruolo ed importanza decisionale nelle stanze che contano.
Segno dei tempi che stiamo vivendo?

Luigi Salome