POLITICA Comune         Pubblicata il

Replica a Pietro Scioscia, il ruolo dell’opposizione: secondo noi.


Pietro Scioscia e Fabrizio Abate


Il candidato sindaco Pietro Scioscia, fuoriuscito dal Pd dopo averlo rappresentato nelle ultime elezioni comunali, ha voluto chiarire il suo pensiero in relazione all’interpretazione del ruolo dell’opposizione. In un profilo riguardante Antonio Tutolo pubblicato giorni fa, abbiamo sostenuto che chi fa ora sostanzialmente opposizione è l’inventore della lista civica che fa capo allo stesso Tutolo. Su questa affermazione, Scioscia si è sentito denigrato e ci ha ricordato che l’opposizione in Consiglio Comunale c’è ed è bene operante. In un primo momento, abbiamo pensato di lasciar cadere l’argomento per non tediare i nostri lettori. Poi, abbiamo pensato che il tema  potrebbe essere centrale al fine di una riflessione più generale di carattere politico. Scioscia ha sorvolato su quel sostanzialmente, che è essenziale per comprendere il senso complessivo del nostro intervento.
Scioscia parla di una opposizione fatta in Consiglio Comunale (cioè istituzionale), attraverso ordini del giorno, interventi in aula, interrogazioni e via cantando, di materiale cioè che viene letto per un fatto formale e incartato, cioè destinato al dimenticatoio, senza graffiare sul pensiero della controparte e della pubblica opinione. Alcuni anni fa ci fu una polemica serrata con l’allora potentissimo parlamentare democristiano Michele De Capua, il quale sosteneva di essere vicino ai problemi della città, dato che inoltrava centinaia di interrogazioni. Chi scrive gli rispose che lui faceva le interrogazioni, mentre altri suoi colleghi in concreto  risolvevano i problemi della città. Chiaro il senso di questo riferimento? Noi ci riferivamo ad una opposizione sostanziale, a quella cioè che Tutolo fa nelle piazze, tra la agente, con la informativa attraverso manifesti dispiegati in piazza Duomo, imitando in qualche modo quello che facevano comunisti e democristiani sino a qualche anno fa. L’opposizione sostanziale, inoltre, significa stare ogni giorno sui problemi, aggredirli, pressarli, come appunto fa Tutolo. E, poi, ci sarebbe da discutere anche sull’opposizione istituzionale, che talvolta è blanda, stanca, disincantata, svogliata, fatta talvolta solo per affermare una presenza che è solo nominale e non sostanziale.
Scioscia dice che noi facciamo gli opinionisti attraverso i resoconti che pubblicano i giornali. E che significa? Forse che i giornali raccontano frottole? Fino a prova contraria, sino a quando questi resoconti non sono smentiti, diventano documenti ufficiali. Fra cento anni, tali resoconti faranno storia e, magari, saranno oggetto della stesura di tesi di laurea. E che l’opposizione attuale istituzionale non dia grandi risultati è dimostrato dal fatto che i partiti di riferimento sono ai minimi storici: PS (Aurelio Ruggiero, voti 804) e Pd (Vincenzo Forte, voti 2.208), benché quest’ultimo risultato comprenda i voti dello stesso Scioscia, il quale ha lasciato, non inseguito, il suo vecchio partito non condividendone la linea politica. Se tutto questo è accaduto ci deve stare pure una ragione. Mentre, di converso, Antonio Tutolo, da solo, ha messo insieme ben 4391 voti con due consiglieri comunali, rivelandosi di fatto (sottolineiamo quel di fatto), il terzo partito lucerino.  Detto questo, non riteniamo che il nostro ragionamento rappresenti la verità assoluta, però vorremo che la cosiddetta opposizione attuale prendesse coscienza che, così come è ora ridotta, è destinata a stare lontana dalle stanze di Palazzo Mozzagrugno per altri cento anni.  E lo dicevano in tempi non sospetti, quando nei giorni scorsi abbiamo apprezzato lo sforzo che sta facendo il nuovo segretario del Pd Fabrizio Abate per riportare la sua formazione politica ai traguardi di una volta, quando faceva sostanziale opera di contrasto, senza documenti, ordini del giorno e carta varia, ma scendendo tra la gente, registrando dalla viva voce le istanze dei cittadini. Sull’argomento sarebbe interessante conoscere il pensiero dello stesso Tutolo, il quale involontariamente ha innescato questo dibattito, nostro tramite.


        Antonio Di Muro

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