POLITICA Comune         Pubblicata il

PD Lucera, per Dotoli, un 2010 da zero tituli


Il segretario cittadino del PD Fabrizio Abate


Dal Circolo Parracino del Partito Democratico di Lucera, riceviamo e pubblichiamo

Per l’amministrazione di centrodestra guidata da Pasquale Dotoli il 2010 si conclude senza che sia stato raggiunto alcun risultato di rilievo rispetto a questioni fondamentali per il destino della nostra comunità. Il P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), autentico cavallo di battaglia elettorale della coalizione di centrodestra in occasione delle ultime elezioni comunali, è fermo al già esistente D.P.P. (Documento Programmatico Preliminare).
Non è dato sapere, al momento, quali siano le idee dell’attuale maggioranza in merito ad uno strumento che determinerà l’assetto urbanistico futuro del nostro territorio, né si è proceduto alla creazione di momenti di confronto tra l’amministrazione e la città su un provvedimento di fondamentale importanza.
 
Il dibattito interno alla maggioranza è limitato alle sole esigenze di visibilità di suoi singoli componenti ed alla ricerca di precari punti di equilibrio (si parla, addirittura, di un ulteriore rimpasto di giunta, il quarto in meno di un anno e mezzo di mandato). Non sono, invece, oggetto di discussione le prospettive dello sviluppo economico ed occupazionale del territorio. Il risultato è che delle 23 aziende che si erano dichiarate disposte ad investire nella Zona ASI, 18 hanno rinunciato e ne sono rimaste solo 5, le quali, a loro volta, denunciano le forti difficoltà burocratiche che stanno incontrando per realizzare il loro investimento.
La già preoccupante situazione finanziaria  delle casse comunali si è ulteriormente aggravata a seguito dei tagli lineari disposti dal governo, i quali hanno causato la perdita di oltre un milione di euro di trasferimenti statali al Comune di Lucera. L’attuale maggioranza, anziché trovare soluzioni finalizzate alla riduzione degli sprechi amministrativi, è ricorsa ad un anticipazione finanziaria in tesoreria di quasi 6 milioni di euro, ponendo i relativi interessi passivi a carico dei cittadini.

“Su queste fondamentali questioni, il Sindaco ha il dovere di riferire alla comunità, chiarendo le intenzioni della maggioranza. Noi ci dichiariamo disponibili al confronto ed fornire il nostro contributo di proposte, in modo da pervenire a soluzioni il più possibile condivise che tutelino pienamente l’interesse della nostra comunità”, afferma il segretario cittadino del PD, Fabrizio Abate.
Per il Partito Democratico di Lucera, dopo la pesante sconfitta delle ultime comunali, il 2010 è stato un anno di transizione, nel corso del quale si è cercato di riannodare i fili di un radicamento sociale e territoriale che erano stati man mano, più o meno coscientemente, recisi. In tal senso hanno avuto un’importanza fondamentale l’apertura di una nuova sede, la cui inaugurazione, proprio per sottolineare l’importanza simbolica del momento, è stata affidata al capogruppo del PD alla Camera dei Deputati, Dario Franceschini, il ritorno della Festa Democratica, come momento di partecipazione civica e di confronto tra il partito ed i cittadini, e l’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo ad alcune questioni amministrative quali l’affidamento del servizio dei parcheggi a pagamento, il tentativo di ridimensionamento di piazza Matteotti e le procedure seguite per l’affidamento dei lavori di consolidamento dei versanti collinari.

Le elezioni regionali dello scorso marzo, a loro volta, hanno costituito un passaggio di notevole importanza per il PD lucerino, capace, anche grazie alla candidatura ed all’impegno di Michele Roessler, di risalire al 16,1% dei consensi (quasi il triplo di quanto ottenuto alle ultime comunali), pari a 2.300 voti.
Il 2011 dovrà essere l’anno della costruzione di una credibile alternativa all’attuale maggioranza di centrodestra, con l’obbiettivo di costruire una coalizione politica e sociale capace di affrontare con responsabilità e competenza la sfida del governo della città. E’ necessario riattivare il coordinamento di tutti i partiti del centrosinistra, anche di quelli non presenti in consiglio comunale, ed è altrettanto necessario cercare di andare oltre il tradizionale perimetro dello stesso centrosinistra, cercando il dialogo con tutte quelle forze politiche che, in questo momento, sono all’opposizione dell’amministrazione Dotoli. Soprattutto, è necessario riattivare il circuito della partecipazione civile alla vita politica cittadina, riavvicinando alle questioni riguardanti la gestione della cosa pubblica il mondo delle professioni e dell’imprenditoria che in questi anni, anche colpevolmente, da esse si sono, sostanzialmente, estraniate.

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