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Replica dell'avvocato Scarano, la mia parcella giustificata dalla complessità della causa




Non ha tardato ad arrivare la risposta allo sfogo del nostro utente Mdf (che assicuriamo esiste in carne ed ossa!). Arriva tramite email la replica dell'avvocato Vincenzo Maria Scarano, sentitosi tirato in causa in merito al suo onorario, percepito a seguito di servigi resi al comune di Lucera. Per diritto di replica volentieri riceviamo e pubblichiamo il testo:

Spett.le Redazione ed Egregio Direttore,
sono l’avv. Vincenzo Maria Scarano, Vi scrivo onde poter esternare delle doverose precisazioni sull’articolo a firma del “fantomatico” sig. MDF, che a quanto pare è solito avere spazi sul Vostro net-journal.
In particolare mi riferisco all’articolo pubblicato in data 28/09/2011, nella parte in cui si riferisce al pagamento effettuato dal Comune di Lucera in favore del sottoscritto pari all’importo lordo complessivo di €.96.954,31, come saldo dell’attività professionale svolta dal sottoscritto nel procedimento amministrativo contro la società PAECO SRL e FAVELLATO CLAUDIO SPA.
“Egr. sig. MDF, è facile esternare parole e pensieri stando dietro l’anonimato, ma ho notato che la sua prima prerogativa è quella di criticare tutto e tutti senza avere la benché minima cognizione, esperienza e cultura per affrontare tali argomenti. Premetto che non è mia abitudine professionale entrare in polemica con nessuno, né tantomeno fare sterili discussioni che non portano da nessuna parte, né di tutelare alcuna parte e/o posizione politica (tali valutazioni le faccio come privato cittadino e non come professionista!), ma quando qualcuno, come Lei, si arroga il diritto di commentare, la qualifica e la competenza di un avvocato e poi il pagamento di una parcella professionale di uno o più avvocati ma in particolar modo la mia, questa è una cosa inaccettabile.
Ad ogni buon conto Le rappresento che in primis esercito la mia attività professionale da molti anni in tutte le sedi giudiziarie ossia civile, penale e amministrativa innanzi al Tribunale, Corte di Appello, Tar e Cassazione, avendone la cognizione, l’esperienza e i titoli per farlo. In secondo luogo la vertenza di cui sopra ha riguardato un procedimento amministrativo di notevole complessità e rilevanza, per gli argomenti giuridici trattati, nonché per il valore economico dell’oggetto di causa (circa €.5.500.000,00) nonché per i gravi effetti negativi che questo avrebbe potuto avere per l’ente pubblico da me rappresentato, in caso di accoglimento del ricorso di controparte.
In terzo luogo la nomina effettuata al sottoscritto è stata rilasciata dal commissario prefettizio allora in carica e non dell’attuale giunta, che peraltro non si occupa degli aspetti di liquidazione della parcella professionale.
In quarto luogo il sottoscritto ha ottenuto l’accoglimento di tutte le ragioni di difesa in tutte le fasi del giudizio, sia nella fase cautelare che nella fase di merito.
Al termine di tutta la mia complessa attività di difesa (fatta di studio della controversia, memorie, relazioni, redazioni di atti, deposito degli stessi, partecipazione alle udienze ecc..) il sottoscritto ha redatto la propria nota spese seguendo le tariffe professionali vigenti e determinate da una legge dello Stato, emettendo una regolare fattura e pagando i relativi oneri fiscali che, non esistono solo per l’avv. Lo Foco, ma esistono anche per gli altri.
Pertanto come vede sia il vicesindaco che il consigliere Pitta non hanno nulla da spiegare, in quanto non sono stati mai partecipi e/o attori delle vicende processuali e amministrative. Penso che certamente lo siano stati per il ruolo istituzionale che rivestono, in considerazione del felice esito che la causa ha avuto.
L’unico a poter fornire forse qualche chiarimento sono io, che, solo per smentire le sue inutili affermazioni ed in via del tutto eccezionale, mi sono permesso di scrivere queste poche righe.
Mi sembra che chi deve contare sino a mille prima di parlare è Lei, che deve prima analizzare attentamente le situazioni prima di “scrivere e/o rilasciare qualsiasi falsa illazione” proprio per non poter ingenerare in chi legge chissà quali cattive valutazioni su soggetti, quale il sottoscritto, che svolgono correttamente il proprio lavoro e che vengono retribuiti per esso, così come per legge”.

Distinti saluti.
Lucera lì 29/09/2011
Avv. Vincenzo Maria Scarano

“P.S. Comunque Le consiglio per il futuro di far visionare i suoi scritti a qualche avvocato, questa volta molto esperto nel settore penale, perché è opportuno che si informi anche sui risvolti del reato di diffamazione a mezzo stampa, in modo da avere, questa volta sì, piena cognizione su quello che scrive e che fa”.

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