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Emergency abbandona Kabul




Emergency lascia l’Afghanistan, perché la situazione era ormai troppo pericolosa. Questo il giudizio di Gino Strada, il medico fondatore dell’organizzazione. Nata nel 1994 con l’obiettivo primario di portare assistenza a chiunque nelle aree di crisi, in considerazione del fatto che il 90% delle vittime nei conflitti sono civili, Emergency ha poi allargato il suo campo di azione con campagne di sensibilizzazione, tra cui la proposta per la messa al bando delle mine antiuomo. Sono oltre 4.500 i volontari della Onlus, molti dei quali professionisti nei diversi settori, soprattutto in campo medico. Nonostante il suo operato Emergency è stata accusata di non essere neutrale, a causa del ruolo di mediatore assunto nel sequestro di Daniele Mastrogiacomo. Dopo lo scontro con il governo di Kabul i 30 operatori italiani e il personale internazionale hanno lasciato le postazioni, tuttavia il personale afgano continua a lavorare nei tre ospedali costruiti dall’organizzazione.

 

La decisione finale di partire è stata presa in seguito all’arresto di Rahmatullah Hanefi, il mediatore nel sequestro di Mastrogiacomo, avvenuto nel giorno del rilascio del giornalista. Emergency ne aveva chiesto l’immediato rilascio, ma senza successo. “Quando il governo del Paese in cui lavori si pone come nemico, non ci sono le condizioni di sicurezza per continuare a lavorare”, ha dichiarato Gino Strada prima di mettere in atto l’operazione di abbandono.  Il fondatore di Emergency ha ribadito che l’organizzazione è intervenuta a mediare su richiesta del Governo italiano e che tutto è stato fatto in sintonia con il quest’ultimo. Strada non sa darsi pace sui motivi che hanno portato  all’ arresto dell’ intermediario: “Non si capisce - ha ribadito - perché viene concordato uno scambio e poi viene messo in prigione il mediatore. Questo vuol dire rimangiarsi gli accordi”.

Intanto per la sepoltura di Adjmal, l’ interprete rapito con Mastrogiacomo, il capo del Governo R. Prodi ha inviato un messaggio ai familiari della vittima, esprimendo partecipazione e commozione a nome suo e della nazione per il lutto. Mentre il ministro degli Esteri M. D’Alema ha dichiarato “Per gli ostaggi abbiamo fatto tutto quello che potevamo”. Resta il fatto che Emergency, dopo 13 anni di successi e importanti obiettivi raggiunti, non sentendo alcun appoggio ha lasciato il campo, almeno temporaneamente.

 

 

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