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Tram-treno: presto i lavori per collegare Lucera a Foggia


Interni del Flirt, trenino sulla linea Foggia-Lucera, ora si parla già di tram-treno


LUCERA– Dalle parole dei mesi scorsi ai fatti di questi giorni. Due settimane fa, nella seconda decade di gennaio, la gara di appalto per la  realizzazione del nodo di scambio intermodale per la Stazione ferroviaria foggiana, è stata aggiudicata ad una ditta del capoluogo autrice del maggior ribasso.
L’azienda vincitrice, ha battuto la concorrenza di varie imprese della provincia e della regione, tra cui anche una di Lucera. La Srl ‘Florio Floriano & Figli’ dovrà costruire, nelle settimane prossime, la zona di interscambio per i bus del trasporto urbano ed extraurbano da e per Foggia.
Il fatto più interessante, per la realtà lucerina e i Monti Dauni che la coronano, è la realizzazione del binario in piazza Vittorio Veneto, a servizio del treno-tram, lungo la tratta ferrata Lucera-Foggia-Manfredonia. Lo ha previsto, a suo tempo, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, il Programma Regionale sui Trasporti e l’Intesa Generale-Quadro con il Ministero dei Trasporti.

Da noi non mancherà, neppure, la stazione integrata treno-autobus, sia per quelli locali, sia gli altri diretti verso l’Appennino. Il trenino, non per nulla, può circolare su entrambe le reti assumendo le caratteristiche del vettore-treno e del tram in quanto tale.
‘L’attestamento’, ovvero la fermata di fine corsa, si posizionerà, in piazza del Popolo, come era già accaduto per la littorina, sino alla fine degli anni Sessanta del secolo passato. Il che favorirà l’interesse turistico per la nostra cittadina. Quattro gli stalli, ovvero i punti di sosta, del tram-treno: uno in zona  ‘167’, l’altro presso la Stazione di viale Ferrovia; la terza a ridosso dell’attuale marciapiedi di fronte al Liceo Classico-Scientifico e l’ultima in area centralissima: zona Porta Troia, a trecento metri dal Duomo.

Questo, in sintesi, il quadro della vicenda, che dalla fase ideativa e approvativa, si dirotta su quella attuativa. Una prima illustrazione degli interventi, programmati nel cantiere lucerino, l’aveva data a maggio 2011, l’ingegnere toscano Stefano Ciurnelli, autore dei progetti preliminari sulla penetrazione urbana nel contesto cittadino di Lucera.
L’invito a farlo gli venne dall’Amministrazione Comunale e, soprattutto, dall’avvocato Marco Pagliara, all’epoca capogruppo consiliare del movimento ‘Indipendenti di Centro’, sino alle sue dimissioni dall’incarico elettivo protocollate nella prima metà del giugno scorso. Ma questa è un capitolo diverso di una storia differente.

Costantino Montuori

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