L’angolo di Antonio Di Muro: Ma guarda un po’! Gli americani ci danno lezioni di economia!

Bisogna davvero avere una faccia tosta quando si afferma che l’America aiuterà l’Italia a risanare la sua l’economia, come alcuni giornali stranieri hanno titolato! Anzi, addirittura a mettere fuori dei guai l’Europa spendacciona, che avrebbe vissuto sui debiti e non sulle risorse liberate da una sana e corretta amministrazione dei conti pubblici. Si direbbe: da che pulpito viene la predica! Non è stata forse l’America a portarci nel precipizio, quando a partire dal 2008 si sono riversati sul mercato globalizzato tonnellate di titoli tossici, inventati dalla finanza creativa statunitense? Ricordate la scena di appena qualche anno fa, quando le televisioni mondiali ci facevano vedere i dipendenti delle banche americane fallite portarsi via gli scatoloni con gli effetti personali o le migliaia di disoccupati di finanziarie fasulle alle prese con il posto di lavoro in tarda età, anche a seguito della chiusura di diverse industrie e delle difficoltà delle case automobilistiche, qualcuna delle quali salvate proprio dall’Italia? Va aggiunto che le banche di mezzo mondo sono strapiene di titoli americani praticamente carta straccia, titoli  poi affibbiati con l’inganno (come tanti tribunali hanno sentenziato) ai privati italiani ed europei inconsapevoli di quanto stava accadendo in quel Paese, con l’approvazione delle valutazioni positive delle sue agenzie di rating americane? Le nostre grandi banche sono in difficoltà di liquidità proprio perché sono imbottite di titoli americani che non valgono nulla e che, perciò, nessuno vuole acquisire nel proprio portafoglio titoli.
Certo, c’è anche la complicità di tanti nostri banchieri come Passera e Profumo, i quali, anziché essere stati messi da parte per gli improvvidi acquisti, si trovano ora nella posizioni dei salvatori della patria, dopo che la patria hanno affossato, insieme alla credibilità dei loro gruppi bancari amministrati. Il presidente Obama deve avere vuoti di memoria quando dice a Mario Monti che l’America starà a fianco dell’Italia e dell’Europa nell’azione di risanamento. Bisognerebbe chiarirgli le idee e fargli capire che prima di pensare alla salute degli altri deve preoccuparsi delle sue disavventure interne, come ben documentano i sondaggi sulla sua gestione infognata in una recessione molto simile a quella italiana ed europea. Sorprende che gran parte della nostra stampa abbia voluto enfatizzare l’intervento del presidente americano e che abbiano sostanzialmente presentato il nostro capo del Governo professor Monti come uno scolaretto che apprende genuflesso la lezione, qualche volta scambiata per punizione da scontare dietro la lavagna. Se aspettiamo che gli States ci salvino siamo proprio freschi! Qui tra Obama e la tedesca Merkel, con l’intermezzo spavaldo di Sarkozy, siamo davvero messi male, per cui faremmo bene a tentare di salvarci con le nostre modeste forze.