Si parla di osservatorio sul lavoro
Il momento conclusivo, legato alla chiusura del corso di qualificazione professionale per pasticcieri, promosso, ideato e realizzato dell’Istituto Religioso di Formazione e Istruzione Professionale Irfip di Pietramontecorvino nella cornice contenitiva del Palazzo Ducale, ha consentito agli amministratori intervenuti: l’Assessore provinciale alla Formazione Professionale, Leonardo Lallo e il due volte Sindaco di Pietra, Saverio Lamarucciola di focalizzare l’attenzione sul lavoro, le riforme per favorirlo e le procedure formative per collocare, e in certi frangenti, ricollocare figure professionali di nuovo conio. Abbiamo raccolto e condensato la linea di pensiero di entrambi.
Leonardo Lallo: “Occorre una riforma sulle politiche del lavoro e sulle scelte formative. Plaudo all’iniziativa dell’Irfip, come Ente Provincia sperimentiamo un percorso convergente tra Attività Produttive e sistema di Welfare, integrando scelte che, in più di una occasione, hanno incrociato e incontrato risultati positivi. Prima o poi le risorse del Fondo Sociale Europeo verranno a ridursi, forse avremo a disposizione un nuovo settennio, ma occorrono più incentivi alle assunzioni per il comparto imprenditoriale.
Negli ultimi cinque anni abbiamo investito una provvidenza di 60 milioni di euro in materia di formazione professionale, mancano all’appello gli ultimi 20 della tranche conclusiva” ha chiosato l’Assessore della Giunta Pepe.
Saverio Lamarucciola: “L’esempio, nel mondo della ristorazione e del buon vivere mangiando, deriva dall’esperienza di Orsara, sebbene, nel nostro piccolo, ci siamo mossi in una direttrice similare, seguendo percorsi legati all’enogastronomia e al turismo culturali, fino a divenire Borgo Arancione, segnalato a livello nazionale dal Touring Club Italiano.
Possiamo far molto altro ancora, come sempre, tocca a noi. Non ci piangiamo addosso malgrado la configurazione morfologica del contesto territoriale, oppure in fatto di servizi e viabilità. Come non pensare di dotarsi di un Osservatorio sul mercato del lavoro che fornisca dati e statistiche analizzandoli per formulare proposte utili? Se esistono fondi per l’Obiettivo Convergenza il motivo è uno: l’esistenza di aree marginalizzate e non sviluppate appieno come l’Appennino Dauno. A maggior ragione si deve far sì che le spettanze erogate vengano impiegate nel modo migliore” la conclusione del primo cittadino petraiolo.
Gli spunti, invero, non mancano alla politica e alle Amministrazioni, dalle centrali alle periferiche, il compito di attuarli sul campo e nel tempo più utile.
Costantino Montuori
Leonardo Lallo: “Occorre una riforma sulle politiche del lavoro e sulle scelte formative. Plaudo all’iniziativa dell’Irfip, come Ente Provincia sperimentiamo un percorso convergente tra Attività Produttive e sistema di Welfare, integrando scelte che, in più di una occasione, hanno incrociato e incontrato risultati positivi. Prima o poi le risorse del Fondo Sociale Europeo verranno a ridursi, forse avremo a disposizione un nuovo settennio, ma occorrono più incentivi alle assunzioni per il comparto imprenditoriale.
Negli ultimi cinque anni abbiamo investito una provvidenza di 60 milioni di euro in materia di formazione professionale, mancano all’appello gli ultimi 20 della tranche conclusiva” ha chiosato l’Assessore della Giunta Pepe.
Saverio Lamarucciola: “L’esempio, nel mondo della ristorazione e del buon vivere mangiando, deriva dall’esperienza di Orsara, sebbene, nel nostro piccolo, ci siamo mossi in una direttrice similare, seguendo percorsi legati all’enogastronomia e al turismo culturali, fino a divenire Borgo Arancione, segnalato a livello nazionale dal Touring Club Italiano.
Possiamo far molto altro ancora, come sempre, tocca a noi. Non ci piangiamo addosso malgrado la configurazione morfologica del contesto territoriale, oppure in fatto di servizi e viabilità. Come non pensare di dotarsi di un Osservatorio sul mercato del lavoro che fornisca dati e statistiche analizzandoli per formulare proposte utili? Se esistono fondi per l’Obiettivo Convergenza il motivo è uno: l’esistenza di aree marginalizzate e non sviluppate appieno come l’Appennino Dauno. A maggior ragione si deve far sì che le spettanze erogate vengano impiegate nel modo migliore” la conclusione del primo cittadino petraiolo.
Gli spunti, invero, non mancano alla politica e alle Amministrazioni, dalle centrali alle periferiche, il compito di attuarli sul campo e nel tempo più utile.
Costantino Montuori
