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Contro la pena di morte una vittoria dell’ONU




Le ore 11.45 di martedì 18 dicembre 2007 resteranno una data storica per il mondo. E’ questo il momento cruciale in cui l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato la moratoria generalizzata sulla pena di morte, con 104 voti favorevoli, 54 contrari e 29 astensioni. Dopo 13 anni di battaglie, iniziate nel 1994 proprio dall’Italia, si è giunti a questo risultato, una lotta che ha visto in primo piano la nostra nazione, ma anche la Nuova Zelanda, la Francia, il Messico ed il Brasile. Per il “no” invece ci sono Egitto, stati Uniti, Cina, Giappone, Iran. Dal 1976 a oggi, negli Usa sono state eseguite 1.099 condanne, con un record di 405 nel Texas e 98 in Virginia.

Questa risoluzione non obbliga gli stati membri ad abolire la pena di morte, tuttavia è un buon deterrente politico, essere un Paese che non si adegua ad una risoluzione Onu non mette certo in buona luce. Si pensa ora al prossimo passo, il traguardo finale è l’abolizione della pena capitale.

 

 

Possiamo prendercela con la politica, con i nostri rappresentanti e con il Governo, ma chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale non puó negare che si é di fronte ad una vittoria che potrebbe, se si riuscisse a continuare su questa via, portare l´umanità ad un progresso che, in questi tempi, era difficile da immaginare . Il paese di Beccaria ha finalmente ottenuto una moratoria dell´ONU contro la pena di morte. Il prossimo passo l´abolizione.

 

Il Presidente di LiberaMente
Salvatore Speranza

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