Pitta: “Politica chieda scusa e punti a risparmi, Pug, progetti” Lucerabynight.it - Pitta: “Politica chieda scusa e punti a risparmi, Pug, progetti”nome=Pitta:%20%E2%80%9CPolitica%20chieda%20scusa%20e%20punti%20a%20risparmi,%20Pug,%20progetti%E2%80%9D
POLITICA Comune         Pubblicata il

Pitta: “Politica chieda scusa e punti a risparmi, Pug, progetti”


Gianni Pitta capogruppo in quota PdL e presidente della Commissione Servizi Sociali


Gianni Pitta, (da poco) capogruppo del PdL e tutt’ora presidente della Commissione permanente ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili, ha intinto il pennino nell’inchiostro delle idee per farci sapere di alcune sue proposte, pensate per rendere la politica locale e i suoi risvolti amministrativi, più efficienti ed efficaci di quanto non siano.

Pitta punta dritto alla riduzione del numero di sedute, legate alle Commissioni consiliari, proponendone non più di dodici al mese. Indica la strada della piena trasparenza con la pubblicazione e pubblicizzazione degli incontri sul Piano Urbanistico Generale. E guarda al risparmio sui costi della macchina comunale attraverso la piena attivazione della Posta Elettronica Certificata.

Indicazioni semplici, facilmente attivabili anche in tempi contenuti, quelle che vengono dall’esponente pidiellino, in una fase storica in cui, il movimento politico berlusconiano, su ampia scala, segna il passo con l’arretramento nei sondaggi pre-voto in vita delle Elezioni Politiche, in agenda tra cinque mesi, forse a marzo 2013.

A voi la lettura e la disamina sulle iniziative avanzate dal consigliere di maggioranza dal quale è venuto un appello al Sindaco perché (ri)dia slancio all’Amministrazione negli ultimi due anni e mezzo di mandato elettivo. Scetticismo, l’esponente azzurro, lo ha denunciato sulla possibilità di dotare Lucera, nel breve, di propri rappresentanti nel Parlamento nazionale. Il resto è nelle righe che seguono.

Un solo appunto da parte nostra, esternazioni benché piuttosto condivisibili come quelle di Pitta, sembrerebbero quasi la piattaforma programmatica di un governo comunale appena insediato. Sappiamo bene, tuttavia, che l’esecutivo di centrodestra è in carica dall’estate 2009 e, pertanto, sarebbe atteso al classico bilancio di metà percorso come, di recente, è avvenuto per la coeva esperienza dell’avvocato Gianfranco Savino, eletto primo cittadino a San Severo, dopo le Comunali del 6 e 7 giugno di tre anni fa. Le stesse che segnarono l’affermazione ‘bulgara’ di Pasquale Dotoli nella realtà lucerina.

(Costantino Montuori)

La lettera-proposta di Gianni Pitta all’Amministrazione
, alla politica e alla città

“Egregio direttore,
la politica ha sempre fatto fatica a rincorrere le dinamiche dei cambiamenti - oggi sempre più frenetici - sociali ed economici della società civile. È questo il grande limite di chi osserva il mondo che lo circonda e non riesce a trarre insegnamenti e a dare risposte necessarie ed opportune nella direzione di un sistema complesso che cambia continuamente.
La classe politica dovrebbe chiedere scusa ai cittadini, magari assumere un atteggiamento meno arrogante e più concreto, o rendersi conto che amministrare una città impone tra i valori più importanti - oltre a quello delle competenze - l’umiltà, purtroppo la virtù meno presente nello scenario che ci circonda.
Questo mio intervento non vuole però affrontare problematiche sterili o noiose di natura sociologica, ma offrire elementi concreti sui quali la politica e i cittadini possano confrontarsi e decidere insieme.
Chiunque di noi, politico o cittadino, prima di esprimere un giudizio etico e morale sull’operato altrui, dovrebbe essere responsabile del proprio operato etico e morale, poiché questo giudizio è spesso intriso di retorica e non esprime un valore rispetto alla legge.
Il nostro interesse in questo momento è quello di dimostrare dinamicità nell’affrontare i problemi veri e cercare di offrire soluzioni concrete.
Vogliamo portare sul tavolo della maggioranza iniziative concrete e non aria fritta utile solo a far perdere tempo e a lasciare che la città preda di una crisi economica senza precedenti, muoia senza che nessuno muova un dito.
Noi proponiamo immediatamente che si metta un tetto massimo alle Commissioni Consiliari, non più di 12 al mese, sufficienti a far lavorare tutti su questioni di interesse pubblico.
Adeguiamo immediatamente il rimborso per le missioni degli amministratori a quelli previsti per i dirigenti. Occorre anche ammodernare la macchina amministrativa, che consentirebbe sensibili risparmi di spesa, andrebbe, perciò, approvato un regolamento che consenta ai Consiglieri di utilizzare la Posta Elettronica Certificata per le convocazioni ai Consigli Comunali e alle Commissioni, invero già proposto da qualcuno dell’opposizione e che trova in me ampio consenso.
Programmiamo delle sedute pubbliche per informare i cittadini sulle procedure di approvazione del PUG, in modo da rendere effettivo, partecipato e trasparente il documento di svolta urbanistica della nostra città.
Approviamo il piano di alienazione dei beni Comunali, ciò consentirebbe di rimpinguare le prosciugate casse comunali e, con gli introiti, migliorare i servizi ai cittadini ed abbassare le tasse comunali.
In maniera pubblica e trasparente cerchiamo tutti insieme di elaborare, ma questa volta concretamente e senza rincorrere inutili chimere del passato, un nuovo progetto energia per la nostra città, ciò consentirà risparmi per le casse comunali e per i cittadini.
È improcrastinabile, poi, un deciso intervento in tema di formazione e aggiornamento dell’apparato dei dipendenti comunali; tutti devono rendersi conto che sono retribuiti con i soldi dei cittadini di Lucera e, pertanto, sono al servizio dei cittadini e devono rendere un servizio pubblico ed efficiente.
I servizi pubblici sono spesso gestiti in modo irrazionale e confuso, abbiamo il dovere di renderli più efficienti a vantaggio dei nostri cittadini.
Coinvolgiamo i mezzi di comunicazione in un progetto di marketing territoriale, per valorizzare l’immenso patrimonio storico e culturale della nostra città.
Aiutiamo le aziende che vogliono investire e che al contrario vengono bloccate dalla burocrazia e da un sistema che le pone come antagoniste del bene comune. I nostri imprenditori locali devono accettare la sfida, investire sul territorio, investire sui nostri giovani e, dal canto suo, la politica deve porsi come interlocutore degli imprenditori, incoraggiandoli e sostenendoli, con politiche attive e sburocratizzando, con l’aiuto della struttura tecnica del Comune, tanti inutili passaggi amministrativi che, di fatto, bloccano tutte le iniziative e scoraggiano gli investimenti. Basta con questa cultura populista che contrappone il concetto di profitto delle aziende a quello dell’interesse pubblico.
Occorre, poi, che tutti svolgano il ruolo per il quale sono assunti nel Comune, tutti e in particolare i dirigenti, diano dimostrazione di essere attivi, intraprendenti, si assumano le responsabilità che la legge assegna loro e siano a servizio per lo sviluppo della città. Dobbiamo dare certezza e giustizia anche a quei lavoratori ancora precari del Comune che, oggi, pur svolgendo da tempo mansioni superiori di fatto, sono mortificati ancora come ‘LSU’, termine anacronistico e arcaico; chi deve suggerire le risposte tecniche per consentire alla Giunta di decidere lo faccia, e non si giochi a nascondersi dietro ad inutili e sterili pastoie che, nel passato, non sono state poste sul tavolo e che oggi non devono essere poste per questi “ammirevoli lavoratori precari”.
Elaboriamo una vera ‘mission operativa’ per la nostra città e valutiamo i punti di forza e le nostre debolezze, cercando di rimuovere gli ostacoli che ne impediscono la crescita.
Questi ed altri sono i temi sui quali intendiamo confrontarci senza pregiudizi di parte, consapevoli che occorre il supporto di tutti indistintamente, ad iniziare dal nostro Sindaco che ha il dovere di imporre una marcia in più alla nostra agenda politica.
È proprio il primo cittadino che deve imporre la svolta in questo ultimo scorcio di Amministrazione; segua con decisione quanto tracciato nel suo programma e dai suggerimenti che li pervengono, non sia titubante; chi veramente tiene alla città lo seguirà ma, più che altro, saranno i cittadini a seguirlo. Altre strade non sono percorribili, è il momento delle decisioni e del fare politica vera e di svolta.
Un’ultima riflessione sul tema della libertà di opinione. Qualcuno vuole farci credere che la libertà di opinione sia reato? Non credo sia questo il punto, poiché la libertà di opinione è un diritto sancito dalla Costituzione e non può avere censure. Al contrario però l’opinione diffamatoria è un reato sancito dalle leggi dello Stato e non può avere meno valore morale della libertà di opinione.
Allora mi chiedo, nel caso della delibera 235, si giudica il suo fondamento etico o quello legale?
L’etica ha più valore della legge? Possiamo aprire un confronto su questo tema, anche se personalmente mi adopererei, se necessario, anche a modificarla, salvaguardando comunque e sempre il diritto alla tutela sia della libertà di opinione che alla legittima difesa da diffamazioni e calunnie.
Nutro molti dubbi sulla possibilità che questa città possa in un immediato futuro esprimere qualche suo rappresentante nelle istituzioni quali Regione o Parlamento; con questa deriva denigratoria di tutta la classe politica generalizzata ed intrisa di veleni, non riusciremo mai a fare sintesi e ad unire le forze per raggiungere un obiettivo comune, quale quello di difendere la propria comunità dalle ingiustizie: esempi concreti sono le questioni Ospedale e Tribunale.
Ma il problema di fondo è che questa città ha bisogno di tutti - non solo di Tizio, Caio o Sempronio - e di mettere da parte livore, rancore, prevaricazione e soprattutto odio premeditato e pregiudiziale verso l’altro.
E in virtù di quanto appena affermato, aggiungo che non ci deve essere alcun timore nel dichiarare eventualmente finita l’esperienza di questa Amministrazione e che le firme raccolte non devono servire come spauracchio di contrasto ad una scelta dell’esecutivo, ma devono rappresentare un atto di coraggio per dire, tutti, nessuno escluso: restituiamo la parola agli elettori.
Spero che questo mio appello e le mie proposte che porterò immediatamente al vaglio non solo del gruppo consiliare che rappresento, ma anche al confronto con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, apra una nuova stagione per Lucera e per la politica, nella speranza di riconquistare i cittadini, soprattutto coloro che si sono allontanati dalla frequentazione della vita pubblica e segnano il distacco fra la classe politica e l’opinione pubblica”
.

Gianni Pitta

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