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Riscossione di crediti e tributi: cosa cambierà entro il 30 giugno. Lo spiegano Pay Service e Format


Domenico Suraci amministratore di Pay Service
Personale di Format, Ente dauno di formazione in una fiera a Milano


di Costantino Montuori

Opportunità e sviluppi dalla riscossione dei crediti e dei tributi. È stato questo il tema della giornata di studi promossa e organizzata da Format, Ente di formazione dauno con sede a Lucera e diramazioni in varie realtà della provincia, e ospitato il 18 dicembre dal Grand Hotel ‘Villa Imperiale’ nella città di Federico.

Primo indirizzo di saluto quello dell’Assessore ai Servizi Comunali, Andrea Bernardi, il quale ha parlato di “un’iniziativa aperta all’informazione e alla formazione negli Enti Pubblici Locali a beneficio dell’utenza finale: la cittadinanza-contributrice”.

A seguire un momento introduttivo curato dal direttore di Format, il dottor Antonio Dell’Aquila, che ha richiamato la rilevanza dell’incontro, peraltro del tutto gratuito, perché qualificato dalla presenza di relatori di spessore accademico.

Due i conferenzieri che hanno intrattenuto un uditorio raccolto quanto attento. Il primo di loro è stato il professor Mario Cardillo, docente di Diritto Tributario presso l’Università degli studi di Foggia, nonché neo presidente del Collegio dei Commercialisti ed esperti contabili del circondario lucerino.

A lui è spettato il compito di ripercorrere la storia a tappe della tassazione in Italia, in Europa e nel mondo. Lo ha fatto lasciando spazio all’aneddotica, quando si è trattato di ricordare la ‘tassa sulle barbe’, imposta in Russia da Zar Pietro il Grande; oppure l’imposta sugli stivali vigente nella Prussia coeva, dunque, ottocentesca.

Non ha mancato di proporre richiami all’attualità, il dottor Cardillo, quando ha ricordato come, la principale società per azioni concessionaria del servizio di recupero dei crediti inevasi, per le Pubbliche Amministrazioni cesserà il suo mandato, negli ottomila comuni d’Italia, a partire dal 30 giugno 2013.

“Ciò vuol dire che, di fronte ad un’ulteriore proroga di sei mesi, sarà necessario riorganizzarsi nell’attività di accertamento e di riscossione tributaria. L’Articolo 53 della legge in materia consente la cointestazione, su unico conto bancario, per la Municipalità interessata e per il soggetto deputato alle riscossioni. Il che consentirà maggior margine di controllo dei primi sui secondi”
ha rimarcato il professionista.

Tecnico, ma di concreta accessibilità per la platea, l’intervento illustrativo dell’avvocato Giuseppe Mazzuti, docente ordinario di Diritto Tributario nell’Ateneo foggiano. È stato lui a soffermarsi sulle responsabilità ricadenti in capo a funzionari e dirigenti comunali nel settore della riscossione. “Per la Corte dei Conti ogni soggetto che abbia per le mani denaro pubblico deve rendere il conto giudiziale” ha spiegato l’esperto. “Un esempio potrebbe venire da una realtà comunale dell’Aquilano, che ha prodotto un regolamento unico su tutti i tributi, destinato a semplificare la vita al cittadino-contribuente e all’Ente interessato. Inoltre, creare un unico report sul singolo soggetto passivo (il debitore, ndr) rende più agevole i rapporti tra debiti e crediti”.

Mazzuti ha, poi, ben acclarato la valenza e il valore degli articoli 35, 37 e 36 del Decreto Legge in materia, rispettivamente su conservazione degli atti, segreto d’ufficio, testo unico sulla privacy e trasmissione dei flussi informativi con mezzi telematici.

A chiudere il convegno-dibattito ci ha pensato il dottor Domenico Suraci, amministratore della società Pay Service, che ha proposto, magari con occhio lungo, la formula del partenariato tra soggetti privati, deputati alla riscossione di tributi e gli Enti Comunali. “Sarà possibile fornire alla P.A. conoscenze e competenze che in regime di blocco delle assunzioni sarebbe difficile ottenere. A titolo esemplare cito il caso di Trento dove il recuperato è salito, in un anno, del 40% ma senza incidere con modalità ‘aggressive’ sul portafoglio del contribuente. Anzi, sono stati previsti - e sono prevedibili - piani di rientro anche ri-negoziabili, per efficientare i servizi. Così facendo il cittadino non sarà più un mero numero”. Questa la linea interpretativa di Suraci, che ha concluso un momento di riflessione e di confronto, rispetto una tematica di cui sentiremo parlare (e parecchio) nel breve/medio termine. 

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