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Pre-dissesto e dissesto: il comunicato di Lello Di Ianni ex Assessore al Bilancio del Comune di Lucera




Riceviamo e pubblichiamo

Gli atti predisposti e sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale del 27 ottobre p.v. rappresentano un bilancio di previsione con uno squilibrio pari ad €.4.357.525,00 derivante dalla differenza tra il totale delle Entrate previste per €.47.646.083,43 e il totale delle Spese previste per €.52.003.608,45 ed il conseguente ricorso all’atto di “Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all’art.243-bis del TUEL (D. Lgs.n.267/2000) così come introdotto dal D.L. n.174 del 10/ottobre 2012” (per i non addetti ai lavori trattasi dell’anticamera del Dissesto Finanziario).
Detto squilibrio nasce, perché non si è trovata la copertura finanziaria per far fronte all’ultima sentenza Sacco, la n.1824/2013 pronunciata dalla Corte di Appello di Bari e per un importo di €.3.504.838,29.
ALLUCINANTE! SCANDALOSO! SCONVOLGENTE!
Da premettere che dopo la sentenza della Corte di Appello di Bari la n.393/06 notificata il 06/06/2006 che accoglieva parzialmente l’appello proposto dalla Spa Nicola Sacco & Figli condannando il Comune di Lucera alla restituzione dell’area occupata ed al pagamento della somma di €.5.000.000,00 oltre rivalutazione, interessi e spese di CTU, nel mentre con deliberazione n.192 del 25/07/2006, la Giunta Municipale decideva di ricorrere in Cassazione avverso la detta sentenza nominando gli avvocati Guido Maiellaro (già difensore del Comune sia nel giudizio in I° Grado e sia innanzi alla Corte di Appello) e Francesco Castello, il Consiglio Comunale con propria deliberazione n.46 del 28/11/2006, riconosceva il debito riveniente dalla sentenza n.393/06 e ne garantiva la copertura con parte della somma realizzata con l’alienazione di beni patrimoniali e più precisamente con la vendita dei terreni exEca.
Con sentenza n.9379/2011 la Suprema Corte di Cassazione decidendo il giudizio così disponeva:<< la Corte accoglie il decimo motivo di ricorso, assorbiti gli altri, cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese, alla Corte di Appello di Bari in diversa composizione>>.
A seguito di tale sentenza favorevole, l’Amministrazione Dotoli ed il sottoscritto nella qualità di assessore al Bilancio, pur subendo notevoli pressioni per la revoca della deliberazione di Consiglio n. 46 del 28/11/2006, in data 18/08/2011 con deliberazione di Consiglio Comunale n.75, procedevano, prudenzialmente e con estrema lungimiranza, alla sola sospensione degli effetti della delibera in questione al fine di garantire la copertura finanziaria in previsione di una eventuale rideterminazione del debito da parte della Corte di Appello di Bari.
Per cui bastava e/o basta procedere alla revoca della deliberazione n.75 del 18/08/2011 con il conseguente ripristino dell’efficacia della deliberazione n.46 del 28/11/2006 ed ecco assicurata la immediata copertura finanziaria necessaria per presentare il bilancio di previsione 2014 nella piena normalità e assicurando il pareggio finanziario nel pieno rispetto del principio contabile n.1 degli Enti Locali di cui ai punti 41 e 42.
Ecco perché il piatto propinato (pre-dissesto e/o dissesto) dall’Amministrazione Tutolo è ALLUCINANTE,  SCANDALOSO e SCONVOLGENTE.
Non c’era bisogno di alcuna alchimia contabile per risolvere la questione, nulla dovevasi inventare, questa Amministrazione doveva solo incamminarsi nel percorso già tracciato dal sottoscritto e proseguire nel risanamento finanziario già brillantemente iniziato e portato avanti con la massima determinazione ed alta professionalità dall’Amministrazione Dotoli.
Ritengo, a ragion veduta, (smentendo anche le rassicurazioni a tale riguardo fattemi personalmente dall’attuale Assessore al Bilancio qualche giorno fa presso l’edicola di Piazza Bruno) che l’Organo di Revisione non sia stato investito e interpellato sulla questione poiché sicuramente avrebbe consentito il ricorso e l’utilizzo delle deliberazioni n. 46 del 28/11/2006 e n. 75 del 18/08/2011 per il riequilibrio di bilancio.
Ma si sono resi conto del danno che stanno arrecando ai cittadini ed alla città di Lucera a causa della loro ormai collaudata incapacità di governare, di amministrare di ignoranza totale dei più elementari principi contabili?
Sanno che con l’approvazione dello squilibrio di bilancio, non si potranno emettere più mandati di pagamento con il conseguente fermo di tutte le attività promosse nell’ambito dei lavori pubblici, blocco degli stipendi (non solo per i dipendenti comunali ma anche per i dipendenti delle imprese che lavorano per il Comune), l’economia locale subirà ulteriori e definitivi danni tali da condurla al collasso totale?
Sanno che, procedendo in tale direzione, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data di esecutività della delibera, si dovrà procedere ad approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 10 anni, e che per tutta la durata del piano è previsto, tra le tante altre prescrizioni,  l’obbligo di deliberare le aliquote e le tariffe nella misura massima consentita e l’obbligo di alienare i beni patrimoniali non indispensabili per i fini istituzionali dell’Ente, per cui se a qualcuno è passata per la testa l’idea di non voler procedere alla alienazione dei beni di cui alla delibera di Consiglio n. 46 del 28/11/2006, per impegni assunti in campagna elettorale, se lo scordasse perché sarà uno dei primi obblighi da mantenere e rispettare?
Sanno che il piano prevede anche il consenso dei creditori a spalmare il loro credito negli anni e dubito che tale consenso possa essere facilmente ottenibile da tutti?
Sanno i Consiglieri che voteranno lo squilibrio di bilancio si assumeranno la responsabilità non solo morale ma anche e soprattutto patrimoniale, mettendo a repentaglio il proprio personale patrimonio e quello dei propri familiari,  perché di fronte alla possibilità reale di procedere nella direzione del pareggio di bilancio preferiranno un bilancio in squilibrio finanziario frutto esclusivo dell’incapacità amministrativa di questa amministrazione?
Sanno che incorreranno sicuramente anche in reati di natura penale?
L’amico Pasquale Dotoli si sta attivando per presentare una proposta/mozione da discutere nell’imminente Consiglio Comunale di lunedì 27 ottobre p.v.
Termino, per il momento, il mio intervento con una invocazione:
“Dio illumini le menti di chi sa e di chi sa di non sapere”
Lucera, 26 ottobre 2014                                   

Lello Di Ianni

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