Commozione e cordoglio per la scomparsa di don Michele De Paolis
Emozione, commozione, cordoglio. Sono diversi ma molto vicini l’uno all’altro i sentimenti che accompagnano la scomparsa di don Michele De Paolis. Il novantatreenne fondatore della Comunità Emmaus è deceduto nella notte, a Foggia, dopo essere stato colpito da un’ischemia che, alcuni giorni prima, lo aveva costretto al ricovero ospedaliero.
Chi scrive ne ricorda, in particolare, l’accorato intervento in un Consiglio Comunale, celebratosi undici anni fa, e con cui l’Amministrazione Civica dell’epoca diede il via libera al progetto per la realizzazione del Villaggio Don Bosco. Un centro di accoglienza che, oggi, si eleva in contrada Vaccarella, nell’agro lucerino, ad appena qualche chilometro da Foggia. Sì, proprio quel borgo destinato all’accoglienza di minori è il simbolo, non il solo tuttavia, di un sacerdote che ha dato vita a progetti di assistenza sociale e materiale con l’afflato della fede cristiana e della spiritualità.
Un esempio per tutti, credenti e non, che possono ritrovarlo in una comunità costruita per l’altro e per chi si adopera aiutando il prossimo. Senza retorica. Per questo, don Michele, resta e resterà il prete della gente, soprattutto di quella meno fortunata. I suoi funerali si terranno domani, 31 ottobre, presso la chiesa dei Santi Guglielmo e Pellegrino a Foggia.
(Costantino Montuori)