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Per il Tribunale di Lucera si ricorre alla Corte Costituzionale


Il Palazzo di Giustizia lucerino


Non si ferma la lotta contro la chiusura del Tribunale di Lucera e ci sono nuovi risvolti che danno speranza. Il Tribunale di Torino, con ordinanza 24.3.2014, ha dichiarato rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di legittimità costituzionale del decreto legge n. 138/2011 e dell'art. 1 comma 2 della legge n. 148/2011, nonché del decreto legislativo n. 155/2012 (in specie gli artt. 1, 2, 9 e 11), aventi riguardo alla revisione della geografia giudiziaria, per contrasto con gli artt. 70, 72 comma 1 e 4, 76 e 77 della Costituzione, trasmettendo gli atti alla Corte Costituzionale.

L'Ordine degli Avvocati di Lucera (come pure gli Ordini degli Avvocati di Alba, Pinerolo e Acqui Terme) ha proposto intervento nel procedimento instauratosi presso la Corte Costituzionale, con atto di intervento del 20 luglio 2014, a firma del suo Presidente avvocato Giuseppe Agnusdei, nominato anche difensore dello stesso Ordine con delibera consiliare del 9 luglio 2014.

Con l'atto di intervento, l'Ordine degli Avvocati di Lucera, tramite l'avv. Giuseppe AGNUSDEI, ha concluso, tra l'altro, con la seguente richiesta: “ritenere e dichiarare fondata la questione di legittimità costituzionale del decreto legislativo 7.9.2012 n. 155, in specie gli articoli 1, 2, 9 e 11 di esso, con riguardo all'inclusione del Tribunale di Lucera e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucera, nonché della Sezione Distaccata di Rodi Garganico, nell'elenco di cui alla tabella A allegata al richiamato decreto legislativo, per contrasto con gli articoli 70, 72 primo e quarto comma, 76 e 77 della Costituzione

La Corte Costituzionale ha fissato la discussione per l'udienza del 22 settembre 2015, indicando come parti del procedimento gli Ordini degli Avvocati di Alba, Pinerolo, Acqui Terme e Lucera.

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