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Francesco Serio: Curiosità musicali, la Carmen di Georges Bizet,






De la Carmen di Georges Bizet, rappresentata la prima volta all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875, le notizie note ai cultori del genere, e non solo, sono le seguenti: si tratta, per stessa definizione del compositore, di un’opera-comica in quattro quadri. La trama è molto famosa e allo stesso tempo facilmente riassumibile. Carmen narra di José, il vero protagonista della vicenda, e non di colei che dà il titolo all’opera. Egli muterà da semplice uomo a spietato assassino. La passione di José per la donna che non ricambia lo porterà, nel romanzo da cui il libretto è tratto, a commettere ben tre omicidi. Nell’explicit José, furente di rabbia, ucciderà anche la donna dei suoi desideri.
Il libretto fu scritto da Henri Meilhac e Ludovic Halévy i quali trassero l’idea dall’omonima novella di Prosper Mérimée. Novella che non coglie nel segno con la stessa forza d’urto del melodramma di Bizet. Alla vicenda originale furono apportate modifiche salienti come, fra l’altro, l'introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela. Alla stesura del libretto collaborò lo stesso Bizet il quale scrisse, fra l’altro, le parole della celebre habanera L'amour est un oiseau rebelle. Bizet caratterizzò l’opera con ritagli e citazioni dai colori spagnoli. Tali tinte si resero necessarie a causa dell’ambientazione e dell’argomento trattato. Tuttavia la habanera, come genere musicale, non trova origine in Spagna bensì a Cuba. Sebbene affine al tango, deriva dalla musica negra e non è una canzone ma una danza orgiastica.
La curiosità musicale che intendo svelare riguarda proprio la composizione della habanera. Essa nacque dall’adattamento di una canzone intitolata El Arreglito ou la Promesse de mariage composta, in realtà, dal musicista ispano-americano Sebastián Yradier. Insomma la habanera per cui la Carmen di Bizet è nota in tutto il mondo, fu un plagio vero e proprio.
A quanto pare Bizet l’aveva sentita presentare come una canzone popolare e, su essa, aveva costruito la “sua” habanera. Ignorando chi ne fosse l’autore aveva musicato la habanera de la Carmen su quanto gliene era rimasta nell’orecchio. Allorquando ne fu informato, inserì nello spartito l’annotazione: imitato da una canzone spagnola, proprietà degli editori de “Le Ménestrel”, che l’aveva pubblicata nei Fleurs d’Espagne di Yradier” nel 1864.
Per quanto la melodia di Yradier sia stata ripresa in maniera quasi pedissequa, Bizet trasformò una romanza da salotto in un efficacissimo strumento di caratterizzazione dell’opera. Un plagio ante litteram.


Francesco Serio

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