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Alberona, terra di poeti e... pittori. Omaggio a Donato D'Andrea


Donato D'Andrea


Il Comune di Alberona ha reso omaggio a Donato D'Andrea, pittore alberonese scomparso nel 2012.  La famiglia  ha donato al Municipio tre quadri. Domenica scorsa nella biblioteca comunale la consegna delle opere al sindaco.
 
ALBERONA- Al Comune di Alberona donate alcune opere del pittore Donato D'andrea (Alberona 1915 – Manfredonia 2012). Domenica scorsa nella biblioteca comunale “Giuseppe De Matteis”, la famiglia D'andrea ha consegnato al sindaco, Tonino Fucci, alcuni quadri realizzati dal pittore alberonese scomparso nel 2012 a Manfredonia. I tre quadri (olio su tela) consegnati dai figli, Concetta, Maria, Anna e Antonio, durante una breve e sobria cerimonia, raffigurano panorami ed scorci del piccolo borgo dei Monti Dauni cui Donato era molto legato. Motivi dominanti di parte della vasta produzione di Donato D'andrea, conservata in Italia, in Inghilterra e negli USA, sono i paesaggi bucolici e i morbidi profili della montagna alberonese, i colori della natura. Per le sue opere, apprezzate dalla critica, D'andrea ha ottenuto riconoscimenti e successi a livello nazionale. Numerosi i premi e le segnalazioni ricevute nell'ambito di esposizioni e partecipazioni a collettive e concorsi.
E' un grande onore per noi ricevere le opere di un artista alberonese – ha detto il sindaco Tonino Fucci accogliendo parenti ed amici –  nostro compito sarà conservare e tramandarne la memoria”.
Ad Alberona gli anziani ancora ricordano le sue prime due opere: un ritratto a pastello di Mussolini, per il quale ottenne un premio in denaro dall'on. Caradonna, e la scenografia per una rappresentazione teatrale degli alunni delle scuole elementari.
 
CENNI BIOGRAFICI - Nato ad Alberona nel 1915, pittore autodidatta, ebanista, si forma nella bottega di uno dei più raffinati artigiani del tempo, Vincenzo Marucci. E' il dopoguerra e Donato, orfano di padre sin dalla più tenera età, lascia l'incerto futuro dell'artigianato per il sicuro impiego nelle poste e si trasferisce a Manfredonia. Generoso, uomo di grande nobiltà d'animo, amato dai concittadini, nella città sipontina, dove lavora come direttore delle poste, Donato è apprezzato anche per le sue doti artistiche.  Al pittore arrivato da Alberona si deve l'operazione di recupero di un'opera dell'Azzolino. Nel 1968, su richiesta del parroco, ricompone, recuperandone i pezzi come in un puzzle, parte di un polittico di Giovanni Bernardino Azzolino (detto Bernardino il Siciliano 1572 – 1645)  raffigurante l'Arcangelo Michele.
L'opera, di straordinario valore artistico e storico, è ridotta in pezzi, ma Donato riesce a ricostruirla e a realizzare una copia perfetta, oggi conservata nella chiesa Cimiteriale di Manfredonia.

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