POLITICA Comune         Pubblicata il

Sulle finanze di Lucera risponde Fabrizio Abate a Lello Di Ianni




Ancora una volta mi vedo costretto, solo per amore della verità, a dover rispondere a quanto scritto e pubblicato, da chi mi ha preceduto nell'incarico attualmente affidato alla mia persona, di Assessore al bilancio del Comune di Lucera. Preliminarmente, non nego che leggendo attentamente l'articolo, mi sono chiesto se il Rag. Di Ianni, è realmente convinto di ciò che scrive, ed in questo caso capisco i motivi che ci hanno ridotti in questo pessimo stato finanziario, da cui oggi, seppur lentamente stiamo cercando di venirne fuori, o se, più verosimilmente Egli faccia talune affermazioni, per mera strumentalizzazione politica della questione, al sol fine di screditare questa amministrazione e rivalutare quelle di cui è stato "l'ispiratore", circa le politiche finanziarie poste in essere in passato dall'Ente.

L'arroganza poi nel considerarsi il vero depositario dello scibile umano, circa la gestione finanziaria degli Enti pubblici, mi lasciano alquanto basito, tenuto conto che addita, come incompetenti e/o poco preparati, fior di professionisti che con il sottoscritto collaborano alla redazioni dei bilanci del Comune di Lucera, quali i revisori del conti nonché il dirigente di Ragioneria ed il responsabile del servizio tributi. Probabilmente al suo cospetto, anche professionalità del calibro del Ministro delle Finanze, del Presidente della Bce e di quello della Banca d'Italia impallidirebbero! Ma tant'è! Avevamo "l'Einstein" della Finanza e non ce n'eravamo accorti. Peccato che del suo operato, questa città ricorderà quasi esclusivamente la quantità di debiti creati, vedasi contratti di quartiere, e la considerevole mole di mutui accesi (quattordici milioni di euro nell'era Labbate, due in quella Dotoli).

Ma veniamo alle questioni tecniche. In estrema sintesi il Rag. Di Ianni, asserisce che nonostante le Finanze del Comune siano floride, tant'è che il rendiconto dell'anno 2015, evidenzia un avanzo di gestione di 11.800.812,70 ed un saldo cassa al 31.12.2015 di € 7.154.722,84 questa "scellerata" ed incapace, amministrazione non è in grado né di spendere questa enorme mole di denaro al fine di alleviare le sofferenze della collettività, ne tanto meno di abbassare le tasse locali che al contrario gode nel mantenere ai livelli più elevati.

Realisticamente non posso credere che Di Ianni ignori, cosa la tecnica contabile intenda per avanzo di gestione e per saldo di cassa ad una certa data. Ebbene se è vero come è vero che dal rendiconto del 2015 emerge un avanzo di oltre undici milioni e ottocentomila euro, è altrettanto vero che dette somme risultano essere per intero vincolate, e in alcun modo utilizzabili liberamente come vorrebbe far credere l'ex Assessore al bilancio. Nel dettaglio gli 11.800.712,70 euro sono così vincolati:

- € 2.559.131,62, vincoli derivanti da leggi e principi contabili (oneri previdenziali ed assistenziali per i dipendenti, somme da destinare al piano sociale di zona e quindi a persone bisognose e a famiglie cadute in bassa fortuna);

- € 695.274,24, vincoli derivanti da trasferimenti regionali (interventi di riparazione e ricostruzione del patrimonio edilizio privato);

- € 650.000,00, vincoli derivanti dalla contrazione di mutui (intervento di riqualificazione strutturale della scuola elementare Bozzino-Fasani);

- € 534.408,85, fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità (calcolato percentualmente per legge, su imposte e tasse attive, oltre che sui proventi legati alla vendita e alla gestione dei beni comunali);

- € 3.263,38, accantonamenti per l'indennità di fine mandato del sindaco, obbligatoriamente previsti dalla legge;

- € 7.358.734,61, fondo per l'anticipazione di liquidità ottenuta da Cassa Depositi e Prestiti per far fronte al pagamento di debiti certi, liquidi ed esigibili alla data dal 31.12.2014, e da restituirsi con un piano di ammortamento a rate costanti in trenta anni.

Pertanto come accertato dall'Organo di revisione alla pagina 15 della propria relazione, non vi è stato alcun avanzo di amministrazione non vincolato. Dunque caro Rag. Di Ianni, che cosa potremmo liberamente utilizzare di quell'avanzo (costituito anche dalla cassa alla data del 31.12.2015, che come Lei dovrebbe sapere è un dato che si modifica quotidianamente) di cui scrive, e dove si trova quel tesoretto a cui allude che avremmo occultato? Ci illumini con la sua scienza e le saremo eternamente grati! Altrimenti faccia silenzio ed eviti di illudere quelle persone che in periodi come questi, fanno davvero difficoltà a sbarcare il lunario.

Voglio da ultimo ricordare che il ricorso alla procedura prevista dall'art. 243 bis del Testo Unico Enti locali (predissesto e contestuale riequilibrio pluriennale finanziario), non è stato un capriccio dell'attuale amministrazione, ma un obbligo imposto dalla Legge, ad un Ente che al 31.12.2014 al fine di evitare il dissesto, ha dovuto fronteggiare una gravissima situazione finanziaria, rinveniente dal passato, quantificata in una debitoria pari ad € 25.338.260,75 ripianata con un piano pluriennale di riequilibrio finanziario, della durata di otto anni. Non si sarebbe potuto impostare tale piano, se non si fossero ipotizzati avanzi di gestione di competenza negli anni interessati, avanzi per l'appunto vincolati e destinati a coprire l'ingente mole di debiti precedentemente accumulati dall'Ente.
Buona giornata ed alla prossima.

Dott. Fabrizio Abate
Assessore al Bilancio ed al Patrimonio del Comune di Lucera

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