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Lucera, rifiuti ‘particolari’ abbandonati in strada


Monnezza 'culinaria' in piazzetta Del Vecchio
La sacca visibile sul terreno in via Principe ieri 1 settembre
L'altra sacca con annesse cannule presente in via Vittorio Veneto


A Lucera tra i tanti, diciamolo pure troppi, rifiuti abbandonati su suolo pubblico ve ne sono alcuni che destano stupore se non sorpresa. È il caso, ad esempio, di un paio di sacche, di quelle che si impiegano in ambito sanitario od in qualche trattamento terapeutico domestico. Da qualche giorno ci si può imbattere in una di queste, procedendo sul marciapiedi a ridosso dell’isola ecologica di via Vittorio Veneto, a metà strada tra la campana del vetro ed il contenitore per il conferimento del vestiario riciclabile.

Ieri mattina, giovedì 1 settembre, non era da meno neppure via Francesco Paolo Principe, che fa angolo con via Foggia, nel punto dove ha preso forma, da appena quattro giorni, il cantiere per la costruzione di una pista ciclabile e di un camminamento pedonale a lato di quest’ultima. Ebbene anche lì, un altro contenitore speciale di colore bianco e con il frontale in materiale trasparente, ha fatto la sua inattesa comparsa. Fatti di questo tenore, a dire il vero, non paiono del tutto nuovi in città. Qualcuno, poi, a ridosso di piazzetta Del Vecchio non si è fatto mancare un lauto pasto a base di cozze e meloni retati, i cui resti ha poi lasciato, in brutta mostra e sul basolato, accanto ad un pannolino usato e fetido. Con l’attesa estensione della raccolta differenziata ‘porta a porta’ ad ogni rione lucerino, stabilita dall’11 aprile con l’Ordinanza sindacale 30, episodi e fenomeni di assoluta inciviltà, anche preesistenti, hanno preso a moltiplicarsi. E ora siamo ad un numero quasi esponenziale. Fintanto che non si riuscirà ad individuare e, soprattutto, a multare i trasgressori di leggi e regole, quelli insiti nella legislazione nazionale, ma anche nei sentimenti di convivenza civile, sarà arduo invertire la tendenza. Eppure bisognerà trovare un modo per farlo. Chi di dovere è chiamato a fornire risposte. Se non ora quando?
Costantino Montuori

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