POLITICA Comune         Pubblicata il

Tutolo in catene per protesta. Per il Pd Lucera solo una 'catena del folclore'




Riceviamo e pubblichiamo

AMMINISTRAZIONE TUTOLO IN DECLINO
Apprendiamo in questi giorni dell’incatenamento ai cancelli di Palazzo di Giustizia di Foggia del Sindaco Antonio Tutolo, dovuto al panico messo in atto da un detenuto agli arresti domiciliari tra i cittadini di Lucera. La questione essendo molto grave e mal gestita dal primo cittadino, pare l’abbia spinto a compiere il solito atto di forza, per cercare di risolvere la questione e pensare a mantenere l’esiguo consenso elettorale ormai rimastogli. 
Anche negli anni passati le catene sono state sfoggiate pubblicamente per le questioni chiusura Palazzo di Giustizia di Lucera e nosocomio “F. Lastaria”, però il tempo ci ha dimostrato che sono servite a ben poco, anzi non vorremmo che si compisse il detto: “ Non c’è due senza tre”!
Le problematiche della nostra città sono molte e certi atti dovrebbero essere adottati “eventualmente” in tutte, ma la cosa non sarebbe fattibile, dato che si verrebbe a creare un conflitto d’ interessi; in effetti non sarebbe coerente manifestare contro se stessi e la propria amministrazione, che fa acqua da tutte le parti.
Dai primi di Settembre le scuole sono riaperte e la questione trasporto pubblico scuolabus, idrico e disabili è ancora sospesa con tutti i disagi che comporta alle famiglie oltre al licenziamento di 21 dipendenti a cui è rimasto solo la rabbia di promesse non mantenute. Come mai il Sindaco non si è adoperato anche in questa grave problematica sociale adottando il metodo “LA CATENA DEL FOLCLORE”?
L’incapacità politica del sindaco Antonio Tutolo e dei suoi assessori ha messo in grande difficoltà tante famiglie lucerine; i soggetti svantaggiati e i loro familiari agiscono in totale solitudine, gli uffici dei servizi sociali non sono in grado di garantire neanche un supporto morale ed un conforto, per non parlare delle opportunità di lavoro per gli operatori del sociale”

Il perno centrale della vita di una comunità sono le politiche sociali, a Lucera in due anni sono state azzerate.
Si cerca di fare tutto il contrario di quello che si dovrebbe fare per venire incontro alle esigenze che stanno attanagliando le famiglie e le imprese.
Le politiche sociali dovrebbero trovare qualsiasi forma di sostegno economico, per ovviare all’enorme difficoltà che in questo momento interi nuclei familiari stanno cercando di superare: il lavoro è inesistente ed è impossibile vivere dignitosamente.
 Ci sembra di rivivere una periodo di campagna elettorale mai cessata, che ad oggi risulta essere sempre più intensa date le ulteriori fratture interne venutesi a creare già da tempo tra i membri stessi dell’amministrazione. Un esempio lampante è stato quello delle dimissioni del Consigliere Cantore da Palazzo Mozzagrugno. La questione ha creato molte polemiche dato il vociferare di una “macchinazione” interna per disfarsi del consigliere non più in linea con le ideologie dell’amministrazione Tutolo.
Manifestazioni di fratture interne che davvero ci fanno riflettere e dimostrano che ormai quella coesione ideologica sta venendo meno.
Invitiamo ancora il primo cittadino ad adottare il metodo della “CATENA DEL FOLCLORE” per la notizia di questi giorni dovuta alla “prossima chiusura” del pronto soccorso di Lucera. In passato ci fu una raccolta firme per il ridimensionamento del nosocomio da parte dell’amministrazione Tutolo (compresa quella del Presidente Regionale Michele Emiliano) ed una telefonata in diretta al Sindaco, durante un Consiglio Comunale, dello stesso Presidente Regionale, dove si davano false speranze sul mancato ridimensionamento dello stesso.
La politica populistica “tutoliana”, ci dimostra da tempo, essersi rivolta a schieramenti e ideologie politiche.
Non abbiamo dimenticato quante volte l’attuale sindaco, in campagna elettorale, abbia dichiarato pubblicamente di disprezzare i partiti e la loro filosofia. Oggi, incoerenza dimostrerebbe il contrario, dato che il primo cittadino sembrerebbe esserne molto vicino. 
 Altra piaga annosa è contraddistinta dai famosi “13 ettari su via Biccari”, che vedrebbe insediamenti residenziali a carattere rurali (fiore all’occhiello dell’amministrazione Tutolo) rientranti nel Piano Urbanistico Generale di Lucera. Non bisogna dimenticare che dopo l’adozione del PUG, il progetto venne fortemente sfiduciato sia dall'assessore all'Urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente che dall’Ing. Domenico De Salvia, storico tecnico incaricato. Ancora oggi si nutrono da parte della Regione Puglia perplessità date le criticità del progetto “atipico” che toglierebbe cubatura in zona Porta Foggia oltre a ingenti fondi da destinare al compimento di opere di bonifica ed urbanizzazione, necessari per il completamento e la vivibilità di una zona lasciata da tempo in stand by. Un progetto che si porta caparbiamente avanti e che non è assolutamente idoneo alla realtà sociale di Lucera, una realtà difficile, fatta di stenti da parte di tante famiglie, che inevitabilmente non investirebbero in un progetto residenziale collocato in una zona limitrofa da urbanizzare.

Ulteriore insofferenza sociale, risulta essere la gestione del servizio di raccolta differenziata che ormai ha esasperato i cittadini che si vedono applicati un’aliquota massima e costretti a subire una mal gestione dell’appalto. Lucera sembra aver perso un antico decoro sociale, dovuto all’ accumulo di rifiuti in strada sotto ogni abitazione prima del ritiro dalla ditta appaltatrice; in casa su balconi o verande; ancora in strada se non ritirati in quanto non conformi alle regole di separazione per il riciclo o addirittura abbandonati in zone limitrofe. Il comune non si adopera nel sanzionare i cittadini responsabili della violazione e non vigila sulla ditta appaltatrice che non sempre opererebbe rispettando le regole di ritiro della raccolta. In particolare molte testimonianze sostengono che la raccolta della carta verrebbe ritirata in sacchetti non biodegradabili (da conferire nella plastica) e non negli appositi contenitori dati dal comune in dotazione, su richiesta degli stessi operatori della ditta per ridurre i tempi di raccolta. Se tutto ciò fosse vero, tali sacchetti non conformi, verrebbero ulteriormente selezionati in discarica dopo la raccolta della ditta appaltatrice? Difficile a credersi in quanto l’operazione comporterebbe doppio lavoro.
Invitiamo l’amministrazione comunale ed in particolare il Sindaco di Lucera ad istituire un organo di controllo che periodicamente rendicontasse sulla corretta gestione del servizio pubblico della ditta e si adoperasse nel sanzionare i “pirati” cittadini irrispettosi delle regole!
Molte sono le questioni che mortificano l’intera cittadinanza, saremo vigili e vi terremo aggiornati!
 
 
L’area del Partito Democratico di Lucera
“NOI CI METTIAMO LA FACCIA”
I coordinatori: Rosalia Nappa – Francesco Antonio Forte

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