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Vangelo della Domenica: “Signore….accresci in noi la fede!”




XXVII domenica del tempo per annum – “Signore….accresci in noi la fede!”
Oggi il Vangelo che ascolteremo ci riporta le parole che gli apostoli rivolgono a Gesù “Accresci in noi la fede!”. E’ una  richiesta semplice e accorata. Meraviglia la risposta di Gesù che chiede una fede ancora più forte e più matura, e questo lascia i discepoli senza parola. Gesù racconta una parabola per sottolineare l’importanza dell’umiltà nella vita dei discepoli. Un padrone non si sentirà mai in debito con il suo servo, anzi il servo deve essere cosciente del suo stato e del suo servizio: “ho fatto solo quello che dovevo!”
La fede cresce sul terreno dell’umiltà! Questa è la lezione che oggi il Signore ci lascia nella breve pagina di questo vangelo. Dobbiamo anche noi chiedere sempre al Signore il dono della fede, perché essa resta una scelta da rinnovare ogni giorno; resta una dimensione che non è mai “pieno possesso”. Quando pensiamo o presumiamo di avere fede certa e sicura confrontiamoci con questa pagina e impariamo la lezione: essa deve sempre crescere in noi, deve sempre aumentare, deve sempre migliorare e maturare. Guai a noi se pensiamo di essere arrivati, e di essere al sicuro, potremmo essere tentati ad adagiarci, a tirare i remi in barca e a vivacchiare o a navigare nel piccolo specchio d’acqua (che può diventare pozzanghera) e così non prendere mai il largo.
Siamo chiamati da Gesù a far maturare ogni giorno, con la sua grazia e il suo aiuto, e con scelte radicali e coerenti la nostra fede, così da prendere il largo nel mare spazioso di una vita vissuta bene per me e per gli altri, una vita resa “saporita” dall’amore per Dio e dalla carità verso gli altri. Così ci lasciava quasi un testamento spirituale il Beato Giovanni Paolo II, quando ci sfidava ad essere capaci di… “duc in altum”…”prendi il largo”. La tua fede sarà grande, crescerà e maturerà se ogni giorno la chiedi a Dio, la confermi nel tuo cuore e la confessi con la tua vita. Alla fine di ogni giornata, però, abbiamo da dire “ho fatto solo quello che dovevo fare” …. Sono un servo inutile! Gesù se ci invita ad essere umili, non è perché vuole farci sentire una nullità, non è questione di “disistimarci”, no! Gesù non vuole questo. Gesù ci vuole solo far crescere nella piena coscienza che quello che abbiamo fatto per amore suo, e solo per amore suo, è giusto e doveroso…e se abbiamo servito, amato, rispettato, compreso e accolto il fratello è solo perché Lui per primo ci ha serviti, amati, rispettati, compresi e accolti… e quello che abbiamo fatto è frutto del suo insegnamento e della nostra volontà a voler imitare le sue virtù. Questa è umiltà…e qui cresce davvero la fede!
Don Luigi Tommasone
www.parrocchiasangiacomo.org

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