Cara Lucera, questa pista ciclabile non s’adda fare!

di Matteo Mantuano
Foto: Antonio Pio Mantuano
 
Lucera:  Cara Lucera dobbiamo fare i conti: non ci siamo ancora con la perfezione!.C’è molto da lavorare, e soprattutto bisogna utilizzare il tempo con parsimonia. Il detto: “La fretta partorisce i figli ciechi” è vero, ma  nel migliorare la propria città tutto deve essere fatto secondo una logica ed un criterio particolare. Ad esempio?. La pista ciclabile: Croce e delizia degli automobilisti, i quali pensano che in questa città “morta” non ci sia alcun ciclista intento ad attraversare su un luogo sicuro, e parcheggia la sua auto su una di esse  occultando la possibilità di poter circolare negli spazi adibiti.

Inoltre la difficoltà maggiore causata dalla pista ciclabile, è dovuto al restringimento della carreggiata, la quale non permette di poter far fluire il traffico all’interno della città come avviene in zona Porta Foggia alle spalle del supermercato MD Discount, dove le auto non trovando parcheggio all’interno posteggiano all’esterno, causando non solo un restringimento della carreggiata, e difficoltà a chi deve transitare, ma la stessa  è alimentata anche dalla costruzione della pista, avvalorata anche da insenature di marmo, che già occludono la viabilità della strada, non permettendo ad esempio a due veicoli di poter transitare contemporaneamente, soprattutto per chi proviene da Lucera 2, e deve svoltare in via Washinton.

Dunque cara pista ciclabile da una parte sei stata un gran vantaggio per la nostra città, cercando di avviarti al miglioramento, e poter salvare ”il salvabile”, dall’altra parte rappresenti una difficoltà per  gli automobilisti che vorrebbero avere una carreggiata ampia, per poter transitare liberamente. Pertanto  su di te bisogna ancora lavorare, e gestire i giusti spazi per garantire servizi a tutti, e maggiore vivibilità all’interno del nostro paese.