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Meglio la tintarella oggi che una ferita domani




di Matteo Mantuano
Fotografie: Antonio Pio Mantuano
 
Lucera: Tatuaggio  o tintarella?: Questo è il dilemma. Francesco Dotoli classe 1977, tatuatore e titolare dell’omonimo studio: “Dotoli Tattoo” sito in Via Cairoli 22, spiega quanto sia fondamentale salvaguardare la propria pelle durante l’estate, periodo dell’anno nel quale il corpo assume “un significato particolare”, soprattutto attraverso “il segno”. “Si potrebbe tatuare ogni giorno dell’anno, tranne nel periodo estivo, in quanto la nostra pelle presenta la melanina, ed è continuamente esposta ai raggi solari e sudorazione”, come ha dichiarato il Dotoli nell’intervista ivi riportata. Pertanto, è importante prendersi cura di sé stessi, non solo con una corretta alimentazione, adeguato allenamento, anche prestando attenzione al proprio derma per non incorrere in malattie veneree e cutanee, che metterebbero a repentaglio la propria salute.
 
· Francesco, ormai è  giunta  l’estate: il corpo comincia a mostrarsi. Ci dici se sia opportuno o meno effettuare un tatuaggio durante l’estate?
 
“In genere il tatuaggio è opportuno attuarlo durante il periodo invernale, precisamente da Settembre a Marzo, quando la pelle è rilassata dai raggi solari”,senza la presenza della melanina. Di solito i clienti si tatuano tutto l’anno, ma durante l’estate bisogna avere alcune accortezze come: evitare lunghe esposizioni al sole, utilizzare una pomata, ma se il cliente dovesse trascorrere un lungo periodo in vacanza è opportuno attendere la conclusione dell’estate per effettuare in tatuaggio.
· Quali sono i tatuaggi più richiesti?
I tatuaggi più richiesti sono le frasi, quelli che i vip mostrano come le stelle di Rihanna, l’infinito, ma le frasi sono quelle più richieste dai clienti.
· Moda o significato: quali sono i valori dei tatuaggi?
Ci sono due tipologie di clienti: il cliente che ha necessità di mostrare un significato sul proprio corpo  per immortalare un evento, ricordo particolare; invece la maggior parte dei clienti, circa il 70 % decide di tatuarsi per moda senza conoscere il significato del segno che hanno sulla propria pelle.
· Come avviene la realizzazione del tatuaggio?
Il tatuaggio nasce nel momento in cui il cliente si reca allo studio, e mostra al tatuatore l’idea che vuole rappresentare sul proprio corpo. Poi il tatuatore deve comprendere l’idea del cliente, e valutare se sia opportuno o meno effettuarlo, ad esempio tatuare una frase sulle mani. Infine si fissa un secondo appuntamento nel quale avviene la sua realizzazione, che non ha un tempo fisso: da un tempo minimo di 10 minuti, a frequenti sedute.
· Donne e uomini: dove scelgono di tatuarsi?
La donna preferisce il tatuaggio piccolo come le scritte, il simbolo dell’ infinito, le farfalle, fiori, per paura di impregnare il proprio corpo; invece gli uomini sono propensi a tatuaggi su vaste aree del corpo come quelli Maori.
 
· A Colori o nero qual è il più lungo e  faticoso da realizzarsi?
A colori è difficile, e soprattutto costoso, e c’è la possibilità di incorrere in allergie. Quanto al nero può essere sfumato, e la sua composizione presenta  materiali sicuri come: la glicerina, il carbonio, e l’ acqua.
· Come si diventa tatuatori?
“Sono diventato tatuatore per scommessa”, perché fino a 10 anni fa aprirsi uno studio significava mettersi in gioco: oggi colui che si sente bravo nel disegno e nell’arte, e frequenta un corso dell’Asl,  decide di aprire l’attività. Quanto ai corsi di formazione organizzati dall’Asl per  la durata  di 15 giorni, razionalizzati di 4-5 ore al giorno, in questo mestiere: ”Ogni giorno è diverso, non si smette di imparare”.
Come riconoscere veri e falsi tatuatori?
“E’ difficile distinguere ad occhio il vero dal falso”, ma il primo consiglio che mi sento di offrire è fidarsi a primo impatto, con le giuste precauzioni. Bisogna compiere una ricerca sul web, circa i lavori che ha svolto, l’affidabilità ed i feed-back dei clienti e l’igiene dello studio. Quello falso di solito ha dei prezzi bassi, segno di poca professionalità ed attenzione verso il cliente, non ha buone capacità relazionali ed empatiche, poca visibilità. Il consiglio che mi sento di dare ai clienti:”Meglio la salute oggi che la malattia domani”: scegliete con cura il vostro tatuatore !”. 
· Quali sono le caratteristiche che un buon tatuatore deve possedere?
Le caratteristiche tipiche di un buon tatuatore sono : 1) avere molta pazienza,perché le richieste dei clienti sono assurde talvolta, e non tutti sono coscienti del tatuaggio che portano addosso, 2) capire il cliente, soprattutto dal punto psicologico, e se sia cosciente o meno del disegno che ci sarà sul suo corpo.A volte il rischio del tatuatore è diventare paranoico, pur di non accontentare le richieste bizzarre del cliente”
· Dolore soggettivo oppure oggettivo: che significato c’è dietro questo concetto?
“Il dolore parte dalla strada” perché la maggior parte dei clienti viene con l’idea che: ”il tatuaggio faccia male”, perché ci sono stereotipi. Il concetto di dolore è insito nella mano del tatuatore.Quantomeno è difficile da spiegare questo concetto:  dipende dalla capacità del corpo di saper sopportare l’ago, anche dalla psicologia del cliente. Le parti più dolorose per l’esecuzione del tatuaggio sono : fianco e piede, dove c’è la presenza di fasce nervose ed il derma è sottile, sensibile all’ago.
· Quali sono le indicazioni per la cura di un tatuaggio?  
“Il tatuaggio non è soltanto un disegno artistico”, anche una ferita che resta lacerata per tanto tempo, soprattutto nella prima settimana bisogna prestare attenzione, al fine di non incorrere nella trasmissione di malattie dermiche: si consiglia di lavare il tatuaggio con un sapone neutro, acquistabile ovunque, possibilmente antibatterico; tamponarlo con fazzoletti usa e getta, utilizzare una crema come la Bepanthenol, o vasellina bianca.

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