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Subappennino Meridionale Tour: Troia




Il Subappennino Meridionale TOUR di Studio9 giunge oggi a Troia, l’antica Aecae.

Troia, città d'arte della provincia di Foggia, che sorge sulle prime balze dell'appennino Dauno, lungo la via Traiana, dove l'orgoglio dei Papi e la modernità di Federico II di Svevia vennero a confronto e a contrasto. Sede di quattro concili presieduti dai Papi , si trovò al centro della lotta tra Innocenzo III e Federico II che la privò della supremazia sull'intera regione, che fino ad allora Troia aveva detenuto. Questa fu la sede di monasteri con scriptoria in cui vennero miniati incunaboli, pergamene e preziosissimi Exultet, ancora oggi custoditi nel Tesoro della Cattedrale. Tanto splendore ha lasciato tracce indelebili. A Troia sembra che il tempo si sia fermato. Solo a Troia è possibile rivivere magiche atmosfere della storia, di un Medioevo ancora in grado di parlare all'uomo di oggi, ricordandogli quanto siano importanti la libertà e l'autonomia.

Come sentirete dal video, Troia ha origini greche, in particolare se ci riferiamo al primo nucleo abitativo, Aecae, distrutta nel 662 dall’imperatore bizantino Costantino.

Gli esuli di quella città ne fondarono un’altra a cui, per ragioni ancora non chiare, diedero il nome di Troia.

Il nostro Cicerone, molto simpatico, direi, racconta nel video che il nome deriva dal fatto che gli esuli “ecani” si insediarono in una zona piena di suini. Da qui nacque la venerazione per la “maiala” o “troia”, simbolo di abbondanza e di fertilità. In effetti per il tempo a seguire lo stemma di Troia fu proprio una “scrofa”.

Questa è solo un’ipotesi, come quella che fa risalire il nome della nuova città dal greco Troas, ossia la triade o triodia, "i trivi".

Comunque sia, la città ha una storia millenaria segnata da ripetute incursioni e distruzioni, compresa quella ad opera di Federico II nel 1229. La cittadina si identifica con la sua Cattedrale in stile romanico-pugliese. La costruzione, iniziata nel 1093, sia all’esterno che all’interno è un ripetersi di motivi suggestivi. La facciata colpisce per la sua semplicità ma anche per la ricchezza di particolari presenti nella parte superiore, dov’è incastonato il maestoso rosone inusitatamente a undici raggi che lo rende, anche per questo motivo, unico nel suo genere. Splendida è anche la porta centrale in bronzo, realizzata da Odorisio da Benevento nel 1119. L’interno, a tre navate, è sorretto da dodici colonne che raffigurano i dodici Apostoli.  Importanti oggetti e arredi sacri sono invece custoditi nel cosiddetto “Tesoro della Cattedrale” che comprende, in modo particolare, gli “Exultet”, lunghe pergamene realizzate fra i secoli XII e XIII. Questi documenti si rivelano eccezionali non solo per il valore storico e artistico ma anche per la particolare lunghezza: alcuni di essi raggiungono infatti anche i dieci metri! Da visitare, oltre al Duomo e ai suoi tesori, anche il Museo Diocesano e quello Civico (che conserva interessanti sarcofagi medievali) e alcune chiese come quella, antichissima, di San Basilio, la prima cattedrale di Troia e già nota nell’anno Mille e quella baroccheggiante di San Giovanni. D’interesse anche l’attuale sede del Municipio, il cinquecentesco Palazzo d’Avalos.

Nei pressi di Troia, sulla strada che conduce al capoluogo, sorgeva un’altra importante città medievale, Vaccarizza e la motta di Monte Castellaccio. Il personaggio troiano più illustre è certamente Antonio Salandra, ma numerosi altri nel corso dei secoli hanno lasciato tracce di sè in tutta la nazione. Salandra nacque a Troia nel 1853. Più volte parlamentare e Ministro, assunse la prestigiosa carica di Presidente del Consiglio nel 1914, quando successe a Giolitti. Fu Salandra a firmare l’atto di guerra  all’Austria nel 1915. Altro troiano illustre fu il card. Girolamo Seripando che vi nacque nel 1493. Insigne teologo, va ricordato per aver partecipato nel 1545 al famoso Concilio di Trento.

L’ultimo dei cittadini più illustri di Troia è certamente Ettore de Pazzis, noto anche come Miale da Troia, che nel 1503 insieme ad altri 12 soldati italiani affrontò i francesi nella celebre Disfida di Barletta.

Luoghi di interesse turistico e culturale: Cattedrale; San Basilio Magno; Museo del Tesoro della Cattedrale; Museo Diocesano; Museo Civico.

Per l'aspetto gastronomico, è da ricordare il vino di Troia, tratto dall'uva di Troia, il rinomato e apprezzato vitigno autoctono proprio della zona.

Informazioni,Comune: tel. 0881/978410 - fax 0881/978420 

di Luigi Salome
 
 

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